GIOIA TAURO – Anna Maria Stanganelli, la giovane consigliere comunale del Pdl di Gioia Tauro, con una nota ha espresso la sua contrarietà sulla trasformazione di Piana Ambiente in una società totalmente pubblica.
«Le dichiarazioni rilasciate alla stampa – scrive la Stanganelli – dal neo presidente di Piana Ambiente, a margine dell’incontro con la parte pubblica, svoltasi presso l’aula del Consiglio Comunale di Gioia Tauro, ci lasciano perplessi e pur apprezzando nella forma, i propositi esternati, ( trasformazione in toto della partecipata con il 100% ai Comuni) e le direttrici su cui intende muoversi lo stesso management, nella sostanza creano le condizioni migliori per un’attenta riflessione se non altro per gli interrogativi consequenziali a tale siffatta operazione».
«Empiricamente – aggiunge la consigliera – é provato che le società in house, in particolar modo, nel meridione, si sono dimostrate sempre deficitarie dal punto di vista gestionale, e per di piu’ si sono dimostrate grossi centri di potere, gestiti per scopi meramente clientelari. Mentre nelle grandi Città Europee i servizi nelle pubbliche amministrazioni vengono totalmente esternalizzati(outsorcing) per ovvie ragioni economiche e di efficienza dei servizi appaltati, nella Piana di Gioia Tauro tutto diventa il contrario di tutto».
L’analisi di Anna Maria Stanganelli si allarga poi al passato della società: «Piana Ambiente Spa nell’ultimo decennio si e’ dimostrata una società non piu’ credibile sotto l’aspetto economico e finanziario – continua -l’esempio lampante é l’incertezza che ha accompagnato e che accompagna i lavoratori, tutti,nel riscuotere le loro sacrosante mensilità».
«Siamo certi – si legge infine nel comunicato – che il Sindaco della Città, nel decidere sulla richiesta avanzata dal Neo Presidente, saprà attentamente valutare, le risultanze storiche prodotte dalla partecipata, tenendo in considerazione il nostro dissenso a tale operazione, invitandolo, non solo, a non aderire alla richiesta della Partecipata, ma a promuvore tutti gli atti necessari affinche’ il Comune di Gioia Tauro dismetta le proprie quote di partecipazione e nel contempo avviare le procedure per bandire una nuova gara d’appalto prevedendo nello stesso bando la salvaguardia di tutti i posti di lavoro,nessuno escluso, restituendo ai lavoratori tutti, cio che sin ad oggi e’ stato loro tolto…la serenità».
Pasquale Patamia