GIOIA TAURO – Docenti universitari, amministratori, professionisti e cittadini si sono incontrati nei giorni scorsi nella sala consiliare del comune di Gioia Tauro per conoscere due progetti del Piano integrato di sviluppo urbano.
Il primo giorno, Marina Tornatora della Facoltà di Architettura dell’Università di Reggio Calabria, ha presentato il progetto preliminare dell’edificio polifunzionale che dovrebbe sorgere all’inizio del lungomare e ospitare un teatro da 380 posti.
All’interno dell’opera ci saranno diverse aree tra cui una hall, una sala espositiva, una punto di ristoro (caffetteria), un grande portico e un percorso urbano coperto.
La progettista ha bocciato in maniera netta l’idea che l’edificio possa ospitare un cinema multisala: «Un’amministrazione pubblica non deve inseguire il mercato – ha detto la docente universitaria – Le multisala oggi sono in voga ma tra qualche anno potrebbero chiudere. La capienza della sala è un dato irrilevante».
Ieri pomeriggio è stato il turno di Gianfranco Neri che ha presentato l’urban center che sorgerà al posto della vecchia biblioteca in piazza Duomo.
«Sarà un luogo fisico e simbolico – ha detto il professore dell’ateneo reggino – di mediazione tra amministrazione pubblica e cittadini. Un posto animato dal dibattito in cui promuovere iniziative, mostre ed eventi. Gli architetti hanno sognato su Gioia Tauro – ha aggiunto Neri – Le città sono brutte perche si è smesso di sognare».
La struttura avrà tre piani fuori terra e uno interrato. Ci sarà uno spazio per una sala multimediale, per mostre temporanee e per piccoli concerti, un’aula per la formazione e una sala conferenze da 50 posti.
Le due opere presentate fanno parte del Piano integrato di sviluppo urbano che dovrebbe cambiare il volto di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando.
Nelle scorse settimane non sono mancate a Gioia le discussioni sulla questione. Il presidente del consiglio comunale Cento aveva lamentato il mancato coinvolgimento della città nella progettazione.
«E’ la prima volta – ha detto il vicesindaco Jacopo Rizzo – che i progetti vengono condivisi con professionisti e cittadini. In passato non era mai accaduto». Il vicesindaco si è detto orgoglioso della collaborazione con l’università di Reggio Calabria e ha ringraziato l’intero ufficio tecnico del Comune per il lavoro svolto. «I due progetti – ha aggiunto – saranno approvati in consiglio martedì prossimo e subito dopo si partirà con l’appalto integrato (progettazione esecutiva e costruzione)».
L’assessore rosarnese Francesco Bonelli ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra gli enti: «Quando l’unico obbiettivo è il bene comune – ha detto Bonelli – si centrano i risultati. Queste opere sono il primo passo per la nascita della città del porto. L’idea è quella di conurbare anche alcuni servizi pubblici essenziali».
Lucio Rodinò