GIOIA TAURO – “L’Italia cantata dal sud” è il titolo della nuova edizione del libro/cd di Otello Profazio, presentato ieri pomeriggio a Palazzo Baldari.
L’incontro, organizzato dall’associazione culturale Kairos, con il patrocinio del Comune di Gioia Tauro, ha avuto come indiscutibile protagonista la musica folk, nelle sue diverse forme, intrattenendo con interesse una sala gremita di gente.
Il consigliere Giovanni Laurendi, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, nel suo intervento ha ringraziato l’associazione Kairos e ha annunciato inoltre la prossima apertura di un museo permanente nei locali di Palazzo Baldari.
La parola è poi passata a Milena Marvasi Panunzio, presidente dell’associazione, che ha definito Otello Profazio “uno dei calabresi più importanti, in Italia come all’estero”.
Il moderatore dell’incontro Renato Vigna ha dato poi la parola ad Antonio Castellano, membro dell’associazione Kairos.
«Tra me e Otello c’è un amicizia di oltre 40 anni. – ha esordito – Profazio è stato definito il cantastorie dei calabresi ma io dico che si tratta di un vero e proprio menestrello della Calabria. La sua musica – ha concluso – ha infatti riunito le diverse realtà dialettali della nostra regione, creando unità con le sue canzoni».
Una presentazione interattiva ha invece accompagnato l’intervento di Vincenzo Montemurro, che ha ripercorso la carriera artistica di Profazio».
«Nell’Italia del dopoguerra – ha detto Montemurro – Profazio si è avvicinato alla cultura popolare cantando l’Italia dell’immigrazione, del risorgimento e della mafia, ma soprattutto – ha aggiunto – l’Italia del sud, facendosi conoscere anche all’estero, specialmente in Australia, America e Argentina».
La serata si è conclusa con l’esibizione dell’autore, che a suon di chitarra, ha creato l’atmosfera tipica della buona tradizione calabrese, allietando i presenti con i suoi pezzi più famosi.
Angela Angilletta