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Gioia: Dalle ancore alla cittadella della cultura

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GIOIA TAURO –  Si è svolto nella tarda mattina di sabato, presso Sala Fallara, l’incontro “Parliamo di ancore” organizzato dal comune di Gioia Tauro con il museo archeologico di Monasterace marina e la soprintendenza per i  beni archeologici della Calabria.

L’incontro partendo da antichi reperti di ancore e anfore esposte a sala Fallara è andato alla riscoperta della storia di Gioia Tauro, con l’intento di far culminare il tutto con l’apertura di un Museo presso palazzo Baldari nei prossimi mesi.

«Riscoprire la storia del nostro paese – ha detto l’assessore alla Cultura Monica della Vedova – è il nostro obbiettivo principale. E’ nostro dovere – ha aggiunto – ringraziare tutti coloro i quali in passato ma anche ora, stanno portando alla luce i resti della nostra città».

I reperti esposti presso Sala Fallara

Parole di orgoglio e di gioia sono state pronunciate dal sindaco della città Renato Bellofiore, per l’iniziativa e l’esposizione dei reperti storici.
«L’intento di questa amministrazione – ha detto il sindaco – è stato da sempre quello di creare una  cittadella della cultura. Ci stiamo riuscendo – ha concluso – e con l’apertura del museo, la città avrà ciò che attendeva».

Durante l’incontro forti sono state le parole del Soprintendente dei beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, che ha sottolineato come ciò che in passato è stato estratto dal suolo gioiese per andare al museo di Reggio, con l’apertura del museo “è tutto tornato a casa”.

«In questa città – ha detto Bonomi – si deve avere la consapevolezza del patrimonio archeologico presente. Rappresenta un rinnovamento civile di crescita – ha aggiunto – che si realizzerà solo se si ha la consapevolezza del presente e del passato».

Edoardo Lamberti Castronuovo

Importante l’intervento dell’assessore provinciale alla Cultura Edoardo Lamberti Castronuovo che ha garantito il suo appoggio per l’apertura del Museo ritenendolo “necessario per un territorio che vuole emanciparsi”.

«Gioia tauro sarà la città della cultura – ha detto l’assessore – la cittadella deve essere un obiettivo primario di questa amministrazione . E’ con queste cose – ha aggiunto – che insegniamo ai ragazzi a vivere. I musei servono a far conoscere a tutti la storia e far sentire proprio il territorio. Attraverso i musei – ha concluso – conosciamo davvero il nostro Dna culturale».

Angela Angilletta

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