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Gentile (Cgil): “Incomprensibile la chiusura dei ricoveri a Polistena”

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Riceviamo e pubblichiamo:

La grave carenza di personale Medico, ha determinato il blocco dei ricoveri presso l’Unità Operativa di Medicina dell’Ospedale di Polistena. Questo provvedimento, a parere della F.P. CGIL, è di una gravità inaudita e non trova alcuna giustificazione plausibile in un territorio fortemente provato da una inconcepibile carenza di posti letto. L’allarme sociale, che sta montando tra i cittadini della Piana di Gioia Tauro, nasce dall’incomprensibile chiusura dei ricoveri a Polistena, preceduta dalle chiusure degli Ospedali di Taurianova, Palmi e della riconversione di quello di Oppido Mamertina, non si comprende per nulla dove sia stata migliorata l’assistenza.

Se questi sono gli effetti determinati dal Piano di Rientro, deciso dalla Giunta Scopelliti, vuol dire che la Piana di Gioia Tauro rappresenta l’ultimo dei problemi se non addirittura quel lembo di terra da cancellare dall’agenda del governo regionale. Resta il fatto che oggi i cittadini della Piana non avranno nemmeno la possibilità di trovare un posto letto dove poter essere curati, atteso che il reparto di medicina sottendente a tantissime diagnosi di malattie importanti e rappresenta uno dei pilastri fondamentali del Servizio Sanitario Pubblico. E’ veramente terribile pensare che vengono sempre meno persino le condizioni minime necessarie alla garanzia del diritto alla salute.

Non si può accettare un’ulteriore sberla che cancella altri posti letto (eravamo a meno 500, poi a meno 512 con la chiusura di Palmi, adesso si aggiungono i 30 di Polistena). E’ demenziale pensare che una siffatta gestione, possa concorrere al  risparmio della spesa sanitaria e far rientrare dal debito la sanità calabrese. L’attualità ci consegna un quadro ben diverso da quel diritto che pretendono i cittadini, che intanto pagano persino l’aumento dell’addizionale regionale del 2010 e nel frattempo subiscono l’ennesimo grave disagio sociale, costretti ad essere sballottati fuori Provincia e fuori Regione.

Nemmeno l’indicazione suggerita dall’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria di aumentare i posti letto di Medicina ha fatto breccia nelle stanze dei bottoni e quindi anche l’Ospedale Riuniti è saturo di ammalati della Piana. Altro che piano di rientro dal debito, qui si stà determinando un ulteriore incremento del debito con enorme esodo di mobilità passiva e non solo, l’aspetto terribile è che persino i pochi soldi rimasti nelle tasche dei cittadini saranno spesi per affrontare il soggiorno vicino all’ospedale dove è ricoverato o andrà ad essere ricoverato il proprio caro.

In questo scenario non si comprende come si possa giustificare la carenza di medici, stante le affermazioni di esubero, dichiarate dalla Commissione Parlamentare sugli errori sanitari e il recentissimo accorpamento di ben due reparti di medicina. Forse il Commissario Squillacioti non ha saputo/potuto trasferire gli organici di tutto il personale medico, oppure qualche difficoltà potrebbe averla creata la recente competizione elettorale? Vorremmo capirne di più su questa grave disfunzione che si è abbattuta sulla sanità pubblica della Piana di Gioia Tauro, vorrebbero capirlo ancor prima, i cittadini utenti che non sanno dove sbattere la testa nel momento del bisogno di assistenza e probabilmente lo capiranno molto meglio, ma sembra che incominciano a capirlo bene, nel momento in cui saranno loro stessi a scegliere tra chi opera per il bene comune e chi invece esercita ruoli di governo e non riesce nemmeno a mantenere aperti e pienamente funzionanti quei pochi posti letto rimasti, nell’Unità Operativa di Medicina, adeguandoli alle necessità del popolo che continua a vivere nella Piana di Gioia Tauro.

Gioia Tauro, lì 23 Giugno 2011

IL SEGRETARIO GENERALE F.P. CGIL
Giuseppe Gentile

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