Fa il pienone e riscuote plausi e consensi il secondo degli incontri letterari promossi a Palmi
dalla Mondadori Point e dalla Scuola Superiore di Psicologia Applicata “G. Sergi”.
Ospite del salotto del 30 luglio scorso l’Avv. Francesca Mesiti Spanó e la sua “Parità di
genere incompiuta – un percorso a ostacoli dal pane alle rose”.
“Il tema della parità di genere è da decenni attenzionato della Scuola di Psicologia “Sergi” –
ha chiosato la Vicepresidente Sofia Ciappina nel corso dei saluti iniziali – sin da quando, in
tempi ancora molto lontani dalla risonanza e dal rilievo che le si dà oggi, furono avviati i corsi
di formazione per Consigliere di parità, seguiti negli anni da altre esperienze formative in
collaborazione con le più alte Istituzioni dello Stato”.
Nessuna sorpresa, dunque, che l’argomento sia stato “esportato” in quello che è diventato il
“vicoletto letterario” della cittadina palmese, “per divulgare e diffondere un messaggio di
orientamento culturale, di cui non è ancora mai sufficiente parlare”, ha puntualizzato
Emanuela Gioffrè, Store Manager del Mondadori Point di Palmi e organizzatrice della
kermesse letteraria.
Che l’iniziativa sia stata di assoluto pregio è anche testimoniato dal patrocinio morale
riconosciuto dalla Commissione per l’Uguaglianza dei Diritti e delle Pari Opportunità tra
Uomo e Donna della Regione Calabria, rappresentata dalla Commissaria Rosalba Larosa, che,
nei suoi saluti, si è complimentata con tutti gli organizzatori, condividendo il plauso
dell’intera Commissione per il valore della manifestazione.
Dopo i saluti introduttivi, l’Avv. Mesiti, in piena sintonia con la sua intervistatrice e con il
pubblico, ha condiviso all’inizio del suo intervento una vicenda personale, menzionata anche
nel testo, che, a suo tempo, la mise subito innanzi all’importanza e alla crucialità della
questione “parità di genere” per la carriera e la vita di ogni donna.
La narrazione del percorso a ostacoli della tanto dibattuta parità si è mossa dal pane alle
rose, un tragitto unitario, che ha preso spunto dallo slogan dello sciopero delle operarie della
cittadina di Lawrence nel Massachussets nel 1912 (“Vogliamo il pane, ma anche le rose”), in
cui il pane rappresenta i bisogni primari ed essenziali e le rose tutte le altre cose belle che la
vita può riservare.
E fra pane e rose, la discussione si è mossa lungo i binari della conciliazione fra tempi di
cura e tempi di lavoro; si è soffermata sul peso del cd. doppio turno, ossia il lavoro di
accudimento e casalingo, non retribuito, ma non per questo meno impegnativo e gravoso;
sul sovraccarico di incombenze che grava sulle donne e sulla mancanza di “stampelle
sociali” atte a renderlo più tollerabile; sulle insidie della violenza economica.
Molto interesse ha suscitato l’analisi di due fenomeni sommersi, noti come violenza
intragenere e la sindrome dell’ape regina, in cui, sorprendentemente, si annidano fenomeni
di rivalità e di malsana competitività fra donne, tali da disintegrare l’idea che esista
solidarietà e sorellanza fra individui dello stesso genere, che dovrebbero allearsi e
coalizzarsi per la stessa causa comune. “Donne che odiano le donne” e che si spingono al
punto da cagionare dolosamente un danno alle proprie simili, pur di non vederle avanzare
nella scalata sociale o di carriera.
Il messaggio che lascia l’Autrice è, comunque, positivo e propositivo: costruire ponti fra
culture e fra generi, coinvolgendo anche gli uomini nella comune lotta che ognuno deve
intraprendere contro ogni forma di sopruso e di violenza.
Messaggio anche ben rappresentato dalla scultura realizzata dalla Maestra ceramista Chiara
Montebianco Abenavoli, in arte CAM, esposta al pubblico durante la rappresentazione e
raffigurante il volto di Demetra, nota anche come “Madre Terra”, simbolo di rinascita, ma
anche di ciclica vittoria del bene su ogni forma di sopruso e di aggressione, che celebra,
come spiega la stessa artista, “la potenza e la resilienza della donna”.
Si resta in attesa, dunque, del prossimo evento promosso in partnership dagli organizzatori, in
programma il 6 agosto alle ore 21,30 con il racconto “Dalla mia finestra si vedeva il mare”,
che segna il ritorno a Palmi, dopo anni di lontananza, della sua Autrice, Antonella Cosentino.



