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Covid, Cricelli (Smig): «Malattia meno aggressiva ma in autunno è fondamentale il richiamo»

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Per i medici di famiglia è fondamentale il richiamo del vaccino anti Covid-19 in autunno, soprattutto per tutelare i grandi anziani e i pazienti fragili, come malati cronici e immunocompromessi.

Fin da adesso il presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, Claudio Cricelli, raccomanda «a coloro che abbiano sintomi riconducibili al Covid di rimanere a casa, non frequentare locali pubblici e strutture sanitarie, non stare a contatto con persone fragili, eseguire un tampone».

La Simg osserva in una nota che «il Covid è diventato ormai da diversi mesi una malattia meno aggressiva e meno letale, con il SarsCoV2 che attacca maggiormente le vie respiratorie alte. Queste nuove caratteristiche, insieme all’immunizzazione indotta dalle campagne vaccinali e dalla malattia, stanno limitando i casi gravi, le ospedalizzazioni, gli accessi in terapia intensiva e i decessi».

Tuttavia, prosegue, «il virus è diventato anche molto più contagioso ed è ancora ampiamente diffuso, comportando rischi soprattutto per la popolazione fragile, ossia grandi anziani, pazienti affetti da malattie croniche, soggetti immunocompromessi».

Per questo la Simg raccomanda attenzione alla circolazione delle nuove varianti e all’aumento dei contagi, soprattutto alla luce della fine dell’isolamento per i positivi deciso il 7 agosto scorso dal Consiglio dei ministri.

I numeri attuali dell’infezione in Italia non sono allarmanti «ma provocano ancora oggi una decina di decessi al giorno riconducibili al Covid, soprattutto tra grandi anziani, immunocompromessi, malati cronici», rileva il responsabile della Simg per le patologie acute, Alessandro Rossi.

Di conseguenza la Simg invita a proteggere le persone fragili evitando di esporle al rischio di contagio e raccomanda a coloro che abbiano sintomi riconducibili al Covid (febbre, mal di gola, tosse) «di rimanere a casa, di non frequentare locali pubblici e ancor meno strutture sanitarie, di non stare a contatto con persone fragili».

È anche fondamentale, dice Cricelli, che «coloro che abbiano il sospetto di essere entrati in contatto con il virus o presentino sintomi ad esso riconducibili eseguano un test antigenico o molecolare (tampone): nel caso in cui venisse effettivamente riscontrata una positività, pur non essendovi vincolo giuridico, diventerà ancora più importante attenersi alle raccomandazioni suddette, con particolare riferimento a possibili contatti con soggetti fragili».

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