«La morte della piccola Ginevra pone in evidenza, per l’ennesima volta, la paurosa fragilità del sistema sanitario calabrese. Non è possibile che, in tutta la regione, manchi una Rianimazione pediatrica».
È quanto afferma il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace, stringendosi al dolore della famiglia della bimba di 2 anni uccisa dal Covid e nel solidarizzare con tutta la comunità di Mesoraca costretta a «piangere il proprio piccolo angelo».
«Dal Pollino allo Stretto non esiste un’unità operativa complessa di terapia intensiva per i bambini. È pazzesco!», afferma Versace, aggiungendo: «Lo dico da uomo, da persona impegnata per la mia comunità ma, prima di tutto, lo grido forte in qualità di padre. E’ dal 2017 che l’allora commissario alla Sanità, Massimo Scura, aveva disposto l’attivazione di 4 postazioni. Ancora stiamo aspettando».
«E sempre in attesa – continua l’inquilino di Palazzo Alvaro – restiamo per l’attivazione di 2 posti letto pediatrici nei tre grandi ospedali calabresi decretati da un altro ex commissario, Saverio Cotticelli, nei primi mesi dello scoppio della pandemia. Per questo motivo, ancora oggi, i nostri bambini, sono purtroppo costretti ad emigrare fuori regione per poter tentare di salvare la vita».
«È la triste, tristissima e drammatica, trafila che ha dovuto patire anche la piccola Ginevra», prosegue Versace, rilanciando: «E fa rabbia leggere degli appelli, rimasti inascoltati, lanciati dal presidente dei pediatri calabresi, Domenico Minasi Adesso, al quale vanno sostegno e condivisione. Anche noi ci rivolgiamo al presidente Roberto Occhiuto, neo commissario straordinario per la Sanità calabrese: si intervenga e lo si faccia subito. Non mancano le professionalità, né le competenze seppure il comparto, più in generale, soffra di carenze croniche di personale. Manca un piano strategico per l’assistenza dedicata ai bambini. Lo si faccia per la Calabria, lo si faccia per i nostri figli, lo si faccia per la piccola Ginevra».