Riceviamo e pubblichiamo:
Senza vergogna! Le proposte indecenti non hanno limiti e in questa città se ne sentono e se ne fanno di tutti i colori.
Qualche esempio? Mancano le aule all’istituto Tecnico Severi? Nessun problema.
C’è chi arriva a proporre il trasferimento degli studenti a Taurianova passando sopra gli enormi disagi per studenti e famiglie.

Perché? Perché a Gioia Tauro ognuno può fare di tutto. Perché Gioia Tauro deve spegnersi.
Lo dimostrano i vari delittuosi provvedimenti che hanno svuotato questa città di ogni cosa. Uffici trasferiti e attivati tra colline, montagne e periferie; ospedale di alta fruibilità e perfettamente rispondente alle esigenze del territorio lentamente ed inesorabilmente ridotto a zero. Palazzo degli uffici e degli ambulatori a destra dell’ingresso dell’ospedale dichiarato inagibile e paralizzato da decenni per lavori urgenti di ripristino lasciato a marcire.
Ed ancora, dopo l’ultima bravata del temporaneo trasferimento del reparto di Chirurgia dal Giovanni XXIII hanno finanche messo mano al Pronto Soccorso che non può essere nemmeno paragonato ad un punto di primo intervento.
E sorvoliamo su altri problemi sicuramente non di secondaria importanza, come quello del Porto, come quello delle fermate dei treni nella stazione situata nel cuore della Piana completamente ristrutturata e munita di tutti i servizi per l’utenza e via col liscio.
Ma quando finiranno queste angherie? Alle varie autorità ed istituzioni competenti non sembra che la misura sia ormai fin troppo colma? Non ci si rende conto che Gioia Tauro, prima città della provincia dopo Reggio, a parte l’importanza del mega-porto e dell’indotto, non merita queste attenzioni?
Per tutti questi motivi ed anche altri più gravi. Come quelli riguardanti notizie fortemente allarmanti del vergognoso, inopportuno imminente piano di trasferimento di altri uffici pubblici come il Centro di Formazione Professionale e l’ufficio Agricolo di zona, diciamo forte ed alto: BASTA!
Lasciate in pace Gioia Tauro! Giù le mani e operate in modo di porre riparo ai gravissimi ed ingenti danni fin qui arrecati facilmente ed impunemente.
PER CITTADINANZA DEMOCRATICA
Renato Bellofiore



