Abbiamo atteso, ascoltato, letto, subìto.
Non abbiamo alcuna paura di sottostare al giudizio dei lettori.
Come nostra consuetudine d’altronde.
Al pubblico ed ai soggetti che via via citeremo, un invito a guardare anche l’altra faccia di una medaglia che, purtroppo, scaraventata nella giungla dei social, cade sempre sul lato con scritto ATTACCA, STRUMENTALIZZA E BASTA.
Vorremmo anzitutto spiegare il perché di una scelta fatta circa tre anni fa, cioè quella di diventare editori di “Inquieto Notizie”.
Siamo cresciuti in una Palmi brulicante di attività culturali con tanti personaggi impegnati nella carta stampata ed altri pionieri fondatori di quelle radio locali che tanto hanno dato al nostro territorio.
Molti di quei personaggi cresciuti in quei contesti sono anche riusciti a raggiungere vette prestigiose che danno lustro alla nostra Città.
Poi, pian piano, un lento declino e la scomparsa graduale di tutte quelle splendide realtà, tra cui ricordiamo la mitica Radio King fagocitata da radio Monte Carlo e prima ancora Radio Antenna Sud, spente per scarsità di risorse economiche e per mancanza di un ricambio generazionale.
L’idea che anche Inquieto potesse fare la stessa fine ci ha spinto a fare un tentativo, tenerlo in vita e farlo crescere, impiegando parte di quelle risorse provenienti dall’attività che portiamo avanti da anni tra le difficoltà che la nostra terra ci riserva.
Fatta questa doverosa premessa, ci rivolgiamo anzitutto ai giornalisti e collaboratori di Inquieto, Viviana Minasi compresa.
Siete mai stati condizionati limitati o censurati da questi editori?
Crediamo di no, e se ciò che ci avete più volte confermato anche per iscritto di recente o con frasi “questo lo testimonierei davanti ad un notaio” non corrispondesse a questa affermazione di certo non saremmo noi a mentire.
Alla dimissionaria e mai esautorata Viviana Minasi chiediamo se le risulti che nei momenti in cui è stata attaccata per ciò che liberamente ha sempre scritto, non ci abbia sempre trovati al suo fianco, anche quando le pervenivano diffide, richieste di rettifiche immediate e riserve di azioni legali, come quelle della Fondazione Varia ETS, ad esempio.
Oppure, come quando pervennero attacchi a mezzo social e lei si ricorderà bene da quale parte provenissero.
Ai direttori e colleghi editori che si sono affrettati a gridare allo scandalo chiediamo se almeno per un momento abbiano pensato (a dire il vero qualcuno si) di verificare ed ascoltare prima entrambe le campane e poi magari fare lo scoop, ma in questo senso vi comprendiamo, il piacere di dare una spallata ad inquieto non potevate perderlo.
E poi la politica, con tutti i suoi interpreti, per voi non domande, ma considerazioni: abbiamo letto e sentito dire che i giornalisti con il loro scrivere diffondono fake news, per poi un minuto dopo, se ciò fa comodo, ergerli a martiri.
Vi vediamo, sentiamo e sopportiamo quando al telefono “mi raccomando il comunicato” e, poi, se ciò che diciamo non vi piace, avanti con i pretoriani da tastiera.
Al Sindaco di Palmi che ha voluto dedicarci il suo prezioso tempo una notizia, l’editore che lui cita si occupa in azienda di contabilità e non di giornalismo e fatica come tutti a far quadrare i conti, argomento che lui di certo conosce e che affronta con dedizione visti gli incarichi ricoperti in Città Metropolitana essendo titolare delle deleghe al bilancio, con la differenza che noi dobbiamo occuparcene rischiando del nostro, lui lo fa in nome e per conto (e soprattutto con le tasche) dei cittadini.
Infine, ai lettori, vi abbiamo tediato fin troppo ed è per questo che da ora in poi torneremo a scrivere di fatti, di belle e di brutte notizie con la consapevolezza di avere la coscienza a posto.
Grazie
Gli Editori
