Di Amalia Frascà – Se proprio volessi trovare una parola per esprimere la caratteristica della serata     commemorativa del 45° anniversario della fondazione dell’A.D.I.C., svoltasi il 17 giugno 2023 a Gioia Tauro alle Cisterne, direi: leggerezza o, come direbbe mia madre, soffio.

Sì, è stato un incontro leggero, piacevole, aspettato dalle socie con orgoglio, ma senza enfasi, nella semplicità dell’accoglienza.

Ha iniziato la presidente Rina Ciccarelli, ci sono stati subito dopo i saluti delle autorità: il sindaco di Gioia Tauro e l’assessore alla cultura Carmen Moliterno, che hanno esaltato la caratteristica dell’A.D.I.C. di associazione di sole donne, fondata da donne insegnanti a Gioia Tauro, per la città e la Calabria.

Maria Teresa Santoro, presidente del Soroptimist-Club di Palmi ha continuato le riflessioni, mostrandosi felice di incontrare tante socie creatrici di iniziative culturali e sociali realizzate nel corso dei 45 anni di vita e testimoniate dalle immagini fotografiche esposte in un’ampia mostra alle Cisterne. Santoro ha espresso la necessità che le associazioni del territorio lavorino insieme per scambi culturali e iniziative pensate e messe in pratica  per l’utilità comune.

Sento di dire che abbiamo tutti bisogno di cultura e, come associazione di insegnanti, l’A.D.I.C. è convinta che solo la cultura – nella sua accezione di civiltà – può arricchire gli individui nel pensare e nel fare.

Le parole hanno bisogno di essere comprese, accettate dall’interlocutore, non imposte, vissute in libertà… è questo il movente della comunicazione.

Le associazioni, per Maria Teresa Santoro, hanno questo fine: dare voce all’assenso e al dissenso in un clima di parità consapevole che fa crescere.

Il tempo con e per la cultura è un tempo piacevole, che non ha orologio: è il momento vitale della libertà dove le parole hanno suoni, richiami, desideri, ricordi, speranze, futuro…

Facciamo, imparando, un regalo a noi stessi, ci arricchiamo e comunichiamo con gioia le nostre conquiste libere.

Per farci comprendere l’epoca odierna, Santoro ci ha fatto un resoconto dei momenti più significativi, dei traguardi che, a fatica sono stati raggiunti dalle donne, a partire dalla fine dell’800 quando già il pensiero femminile guardava oltre e, lentamente, faceva le sue conquiste. La relatrice ci ha ricordato l’abrogazione del delitto d’onore e del matrimonio riparatore. Nel 1981 sulla base del rifiuto della siciliana Franca Viola che non ha accettato il matrimonio riparatore, fatto accaduto ben venti anni prima. Ed ancora, è tornata indietro nel tempo quando, nel 2200 A.C. il codice di Hammurabi segnava cavilli a favore del sesso maschile e giustificava i comportamenti contro le donne.

Eppure – dice la nostra ospite – la disparità tra uomo e donna non è cessata, così come appare tardiva la scelta di una donna (prima Marta Cartabia e poi Silvana Sciarra) come presidente della corte costituzionale. Inoltre, la mancanza di sostegni familiari con infrastrutture necessarie, segnano il passo per l’avanzamento in tutti gli ambiti lavorativi per le donne che vogliono impegnarsi. Rimane, in realtà il problema culturale e umano: manca l’educazione all’accettazione dell’altro, manca la disponibilità ad andare incontro ai problemi dei cittadini, sia uomini che donne (le quali mancano di supporti essenziali per la famiglia) così, spesso si vive per inerzia, più che in coscienza, non predisponendo un cammino secondo le proprie qualità e i propri desideri. Chi scrive sa che cultura è anche Arte, Storia, Musica, Ballo, Scienze, Tradizioni, Gastronomia, Enologia, Teatro.

Gli approfondimenti che le associazioni ci consentono di fare allargano le prospettive umane, creando nuovi rapporti, nuove iniziative, luoghi d’incontro comuni, studi e ricerche interessanti. L’invito è per tutti, dai giovani agli adulti.

Con la cultura non si sbaglia, è un terreno che fruttifica sempre, per se stessi e per gli altri. Nel corso degli anni l’A.D.I.C. ha curato mostre, gare gastronomiche, gite culturali, convegni di alto livello scientifico, letterario, sociale, scolastico…

A proposito di musica, la cantante Giorgia Braganò ci ha sorpreso con la sua potente voce, chiara e capace di alte tonalità.

Una delle canzoni – scelte tra alcune cantautrici –  esprime la forza della donna. Dice il testo: “devo vivere la vita come viene” – “il senso lo dai tu (donna)” – “non esiste un momento giusto – il momento giusto lo dai tu”.

Le due socie Maria Rita e Cettina Tripodi hanno ricordato due delle socie fondatrici: Franca Balsamo De Luca e Pina Galante Sofia. Per la prima è stato letto un testo autografo in cui si delineano gli obiettivi dell’associazione A.D.I.C. , della seconda si è ricordato il volume “Sapori e memorie” che raccoglie episodi d’infanzia, descrizioni ambientali, ricette tradizionali nello stupore del tempo che passa.

Alla socia Enza Versace è toccato leggere alcuni brani del testo di Pina. Il pubblico ha gustato i racconti che si snodano con la leggerezza di un linguaggio docile e snello, tipico di Pina.

La serata si è conclusa con un momento conviviale e con l’offerta alle past-president di un grazioso bouquet.

Auguri a ciascuna delle socie (compresa me) per il traguardo dei 45 anni: siamo ancora giovani!