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Tornare a una alimentazione sana dopo le feste: i consigli delle nutrizioniste

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Le festività natalizie sono caratterizzate da numerosi momenti di ritrovo tra famiglie e amici e, soprattutto nel nostro territorio, ciò che non manca mai in queste circostanze è il cibo…. Tanto, tantissimo cibo!

E se da un lato vi è la gioia e il desiderio di riscoprire gli antichi gusti della tradizione culinaria della propria famiglia, dall’altro ci si scontra con i rimorsi e i sensi di colpa dettati dai chili di troppo che, quasi inevitabilmente (a parte qualche raro “inflessibile” o chi, geneticamente, è predisposto alla magrezza), appariranno sul display della nostra amata e odiata bilancia. Per non parlare poi della continua sensazione di esplosione imminente e di disagi gastrici e intestinali.

Purtroppo, molte persone falliscono nel tentativo di non ingrassare a Natale perché stanno a dieta “sentendosi” a dieta. E si finisce per provare a stare a stecchetto tutto il tempo, andando poi a “pizzicare” continuamente (tra torroni, dolcetti e zeppolette) pensando che sia meglio così, ma in realtà si stanno facendo più danni che altro.

Le grandi abbuffate di questi giorni di festa hanno messo a dura prova molti di noi: pasta fresca, carne e pesce a volontà, dolci di ogni genere hanno imbandito le nostre tavole per forse troppi giorni.

In ogni caso, ormai le feste natalizie sono terminate e la parola d’ordine è quella di tornare alla normalità, cosa non sempre semplice e piacevole, soprattutto se si tratta di alimentazione.

Ora occorre tornare ad un’alimentazione regolare ed equilibrata: è, quindi, necessario “depurarsi” dopo le feste, provando a far riposare i nostri organi deputati a digestione e smaltimento (il fegato in primis) e restituendo alle nostre cellule nutrienti essenziali di cui in questi giorni hanno dovuto fare a meno.

E questo vale sia se stai seguendo una dieta, sia se reputi di non averne bisogno. L’obiettivo non deve essere necessariamente quello della perdita di peso, ma quello di stare in salute.

Il primo passo per fare ciò è quello di approcciarsi con la giusta determinazione e porsi un obiettivo di medio-lungo termine da raggiungere. Perdere peso? Abbassare il colesterolo? Ridurre la glicemia? Fare ricomposizione corporea? Aumentare la massa muscolare? Sono tutti obiettivi validi, ma nessuno di questi è raggiungibile in assenza di una sana convinzione mentale, che non deve essere vista come una continua lotta contro la propria volontà, ma come un adattamento della stessa verso un nuovo stile di vita.

E, di solito, è proprio questo l’aspetto più duro da affrontare: cambiare ciò che ci fa stare comodi, lavorare sulle nostre debolezze e modificarle dove necessario è la parte più complessa, perché significa lavorare su noi stessi. I motivi di queste difficoltà sono tanti, la maggior parte legati all’aspetto sociale e culturale che caratterizza la nostra terra, ma anche a fattori fisiologici legati alla dipendenza dal cibo. 

Per alcuni, infatti, privarsi del cibo è un sacrifico in termini di rapporti con amici e parenti (che non capiscono o non accettano la determinazione altrui); per altri invece è una questione meramente soggettiva, in quando spesso ritroviamo nel cibo una fonte di gioia, distrazione, a volte sfogo.

A questo punto, quale può essere la strategia migliore per una ripresa delle sane abitudini?

La prima cosa da fare deve essere quella di togliere gli avanzi (dolci compresi) dalle dispense e dai frigoriferi; l’ideale sarebbe proprio non averne avanzi, cucinando le giuste quantità nelle varie occasioni, ma questo è un altro aspetto che affronteremo, magari, più avanti.

Tolte le tentazioni potremo iniziare a lavorare sul cosiddetto “craving da carboidrati”, ossia la necessità-dipendenza che si è creata dagli eccessi dei giorni passati (sì, i carboidrati danno dipendenza, come la nicotina delle sigarette): i primi giorni saranno, ovviamente, più complicati perché la nostra mente andrà a ricercare sempre quella sensazione di benessere legata allo zucchero. Ma, superata la prima fase critica senza cedere, la strada sarà in discesa: inizierai a sentirti meglio, a digerire meglio e a recuperare la tua regolarità intestinale. Naturalmente, in associazione all’eliminazione degli zuccheri e al ritorno a quantità “normali” di carboidrati, è necessario assumere proteine e fibre nelle giuste quantità, oltre che grassi di qualità.

Non ha assolutamente senso fare settimane di tisane detox e solo verdura ai pasti: rischieresti solo di avere una fame assassina e di farti venire un attacco di colite!

Silvia Lamalfa, Carmen Maruca

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