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Sparatoria a Palazzo Chigi, è di Rosarno l’uomo che ha esploso i colpi contro i due carabinieri

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ROMA – Sono da poco passate le undici quando nell’aria si sentono esplodere alcuni colpi di pistola. Cinque, sei, forse addirittura otto. Due carabinieri rimangono feriti, uno in maniera grave ma non sarebbe in pericolo di vita. Colpita in maniera lieve  anche una giovane donna incinta, che si trovava a passare da lì.

Teatro di questa assurda tragedia è piazza Chigi a Roma, dove un uomo, originario di Rosarno, ha tentato un gesto estremo, rivolgendo la sua arma, una pistola calibro 7.65 detenuta illegalmente, contro i due militari dell’Arma che piantonavano Palazzo Chigi. Avrebbe voluto riservare per sé l’ultimo colpo, per farla finita, ma fortunatamente non aveva più colpi in canna.

Lui è Luigi Preiti, ha 49 anni e per diversi anni ha trascorso la sua vita a Novi Ligure, in provincia di Alessandria. Ha alle spalle un matrimonio andato a male ed un figlio di 13 anni. Due anni fa Luigi ha perso il lavoro ed ha scelto di fare rientro in Calabria, nella sua Rosarno, tornando a vivere con i genitori.

Non è facile a 49 anni ripartire da zero: Luigi stava cercando nuovamente lavoro perché in Calabria non ne aveva uno stabile ma si dava da fare come poteva, per sbarcare il lunario. Una situazione insostenibile, che lo ha portato a prendere un treno, ieri, in direzione Roma, per gridare la sua disperazione.

Le prime notizie circolate sul suo conto, hanno raccontato di un uomo affetto da problemi psichici ma è stato prima il fratello Arcangelo, e subito dopo il sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, a smentire quanto detto.

Luigi Preiti è una delle tante vittime della crisi, economica e sociale, che affligge il nostro Paese, e che costringe giovani e meno giovani ad una vita di privazioni, alla costante ricerca di un lavoro che non c’è.

Non molto distante dal luogo della tragedia, al Quirinale, il premier Enrico Letta ed i nuovi ministri del Governo giuravano fedeltà alla Costituzione. Appresa la notizia, Alfano si è recato in ospedale, a far visita ai due carabinieri feriti.

I due militari feriti sono il brigadiere Giuseppe Giangrande, di 50 anni, e il carabiniere scelto Francesco Negri, di 30. Sia il brigadiere sia l’appuntato sono effettivi al sesto Battaglione Toscana. Il più grave, Giuseppe Giangrande, ha una lesione “importante” – come hanno precisato i medici – alla colonna vertebrale cervicale. I medici hanno estratto il proiettile dal collo e da qualche minuto è sottoposto ad intervento neochirurgico. L’altro militare ha una frattura alla gamba.

Preiti si trova ricoverato all’ospedale San Giovanni, piantonato.

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