HomeCronacaSequestrati beni per 860.000 euro: indagine sull'usura nel vibonese

Sequestrati beni per 860.000 euro: indagine sull’usura nel vibonese

Pubblicato il

I Finanzieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia hanno dato esecuzione a un provvedimento emesso, su richiesta della Procura di Vibo Valentia, dal Tribunale di Catanzaro – Sezione Misure di Prevenzione – che ha disposto il sequestro di 12 beni immobili (una palazzina di tre piani ed una villetta), tutti ubicati nel vibonese, di proprietà di cinque soggetti, per un valore di € 860.000,00.

I sequestri giungono a seguito degli accertamenti svolti dagli investigatori del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Vibo Valentia e dalla Sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Guardia di Finanza – della locale Procura della Repubblica, all’esito di un procedimento di prevenzione avviato su delega della Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Dott. Camillo Falvo (dopo che lo stesso aveva ricevuto alcune delle vittime dei reati, ad ulteriore dimostrazione dell’importanza di denunciare ogni forma di illecito) e del sostituto contitolare delle indagini, nei confronti degli eredi di un soggetto, deceduto nel 2021, che per un lunghissimo arco di tempo si è reso responsabile di reati di usura ai danni di vittime trovatesi in stato di bisogno.

Infatti, il codice delle leggi antimafia consente di disporre le misure di prevenzione patrimoniali, in caso di morte del soggetto proposto, anche nei confronti degli eredi o comunque degli aventi causa.

Quanto alla pericolosità sociale del proposto, lo stesso era stato ritenuto, all’esito di giudizio di primo grado, responsabile del reato di usura aggravata continuata, e condannato alla pena di anni quattro e mesi sei di reclusione, oltre al risarcimento di tutti i danni e delle restituzioni dovute in favore della parte civile, ivi compresa la restituzione di un immobile residenziale originariamente di proprietà della vittima e anch’esso provento del reato di usura. In seguito al decesso dell’imputato, la Corte d’Appello di Catanzaro dichiarava il reato estinto per morte del reo, pertanto l’immobile rimaneva nella disponibilità del nucleo familiare dell’usuraio.

Ultimi Articoli

SkinPort: prevenzione e sensibilizzazione per la salute dei lavoratori portuali

Un progetto innovativo per valutare i rischi dell’esposizione solare e promuovere la diagnosi precoce dei tumori cutanei nei porti italiani

Rosarno, resistenza e violenza: arrestato un uomo per aggressione a pubblici ufficiali

Gli agenti della Polizia di Stato intervenuti durante un controllo hanno subito un’aggressione. Sequestrata droga, l’arrestato è ora ai domiciliari

Gioia Tauro accoglie il duo Matteoli-Pardino: un viaggio musicale tra epoche e stili

Sabato 24 maggio 2025, la sala Le Cisterne ospita un concerto straordinario tra antico e moderno, con il flautista Giorgio Matteoli e il fisarmonicista Pietro Pardino

Università Mediterranea: un’offerta formativa in espansione per il futuro degli studenti

L’ateneo rafforza il suo ruolo internazionale con nuovi programmi e opportunità di crescita

Rosarno, resistenza e violenza: arrestato un uomo per aggressione a pubblici ufficiali

Gli agenti della Polizia di Stato intervenuti durante un controllo hanno subito un’aggressione. Sequestrata droga, l’arrestato è ora ai domiciliari

Arrestato a Saline Ioniche un giovane per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi

Intervento della Polizia per aiutare una donna aggredita: fermato il responsabile con l’uso del Taser

Operazione “Millennium” emergono dettagli e nomi

Un duro colpo alla ‘ndrangheta: maxi operazione antimafia porta a 97 arresti e sequestri in tutta Italia