Nel fine settimana appena trascorso i Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro hanno individuato più di 3200 piante di canapa indiana in terreni ubicati nei Comuni di Laureana di Borrello, Rosarno, Cosoleto e Cittanova.
Nel corso di questa operazione hanno arrestato due persone Saverio Papalia di 51 anni e Giovanni Addario di 31.
Secondo i militari l’erba, una volta immessa sul mercato avrebbe fruttoto diverse centinaia di migliaia di euro.
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Si legge nella nota diffusa dai carabinieri: “i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, in un terreno agricolo ubicato al confine tra i Comuni di Laureana di Borrello e Rosarno, hanno rinvenuto una maxi piantagione di canapa indiana composta da oltre 3000 piante, della varietà olandese nana, dell’altezza media di circa 1 metro, in pieno stato vegetativo, disposte su un terrazzamento di 23 filari. L’intera piantagione, di difficile accesso e ben occultata tra la vegetazione circostante, era alimentata da un articolato e complesso sistema di irrigazione all’uopo realizzato. Tutte le piante rinvenute, previa campionatura, sono state distrutte mentre i campioni prelevati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati sequestrati e saranno successivamente trasmessi al Ris di Messina per le analisi tossicologiche del caso”.
Il comunicato dell’Arma prosegue: “i Carabinieri della Compagnia di Palmi, in area boschiva della località Serro Rungi di Cosoleto hanno arresto Saverio Papalia, 51enne di Delianuova, in quanto responsabile di coltivazione di una piantagione di canapa indiana composta da circa 200 piante, dell’altezza media di circa 1,2 metri in pieno stato vegetativo ed un peso complessivo di kg. 2500 circa. L’uomo, colto mentre era intento a curare la coltivazione mediante attrezzi agricoli e un sistema per l’irrigazione, alla vista dei militari ha tentato una rocambolesca fuga gettandosi in una scarpata, dove è stato poi recuperato e soccorso dai Carabinieri che hanno provveduto a richiedere l’intervento di personale medico per le cure del caso. La piantagione, ben occultata tra la vegetazione e raggiungibile unicamente tramite un piccolo sentiero sterrato, era suddivisa in tre differenti piazzole per renderla meno visibile, anche dall’alto, in caso di controlli delle forze dell’ordine. Le piantine, previa campionatura, sono state distrutte in loco mentre i campioni prelevati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati sequestrati e saranno successivamente trasmessi al RIS di Messina per le analisi tossicologiche del caso”.
L’altro arresto è stato effettuato a Cittanova: “i Carabinieri della Compagnia di Taurianova, in Contrada Torre della località Catena di Cittanova, hanno infine tratto in arresto Giovanni Addario, 31enne del luogo, in quanto responsabile di coltivazione di una piantagione di marijuana composta da 5 piante di altezza variabile tra 1 e 2,5 metri. In particolare, i militari sono riusciti ad individuare la piantagione realizzata all’interno di un’area demaniale, sorprendendo Addario nell’atto di somministrare l’acqua alle piante di marijuana, traendolo in arresto. Successivamente veniva effettuata anche una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’arrestato ove veniva rinvenuto un bilancino di precisione e 5 sacchetti contenenti marijuana, già essiccata, per un peso totale di 65 grammi. Al termine delle operazioni di campionatura, le piante sono state sottoposte a sequestro. Addario si trova agli arresti domiciliari”.