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San Ferdinando e la sua storia al centro di un progetto didattico con il “Piria” di Rosarno

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Terminate le Giornate FAI di Primavera, con oltre 1.500 visitatori che hanno deciso di scoprire le bellezze e i tesori di San Ferdinando, l’interesse per il piccolo centro tirrenico prosegue con la visita didattica organizzata dal Liceo “Piria” di Rosarno in accordo con l’amministrazione comunale.

Nei giorni scorsi, infatti,  il sindaco ha siglato una convenzione con l’istituto “R. Piria”, rappresentato dalla dirigente Mariarosaria Russo, nell’ambito del progetto “Didattica dell’inclusione: educare alla cittadinanza attiva”.

La convenzione prevede l’obbligo, da parte del Comune di San Ferdinando «di fornire, a titolo gratuito, consulenza per la promozione del patrimonio culturale e artistico locale situato nel Comune di San Ferdinando, inserito anche nei percorsi FAI- Fondo per l’Ambiente Italiano».

La visita guidata è stata realizzata grazie all’assessore alla cultura Francesco Barbieri che ha condotto gli studenti attraverso il percorso già sperimentato con il FAI, illustrando storia, curiosità e caratteristiche della chiesa del Perdono, della Colonia Nunziante, della chiesa Madre e del monumento ai Caduti dello scultore Francesco Jerace; infine le tappe conclusive: il lungomare, da dove è possibile godere la vista  del paesaggio mediterraneo e il percorso natura, per apprezzare la macchia mediterranea e conoscere specie vegetali autoctone come la ginestra bianca.

Ad accompagnare i ragazzi, oltre a una delegazione di insegnanti composta da Vera Violi, Milea Mattia, Roberto Bonarrigo e Giuseppe Dito, anche il presidente del consiglio comunale, Antonio Gaudioso e altri rappresentanti dell’amministrazione, in segno di vicinanza al mondo della scuola e di sostegno all’iniziativa culturale.

L’assessore Barbieri, interpellato, afferma che «la cultura è uno strumento importante, anche per conoscere le proprie origini e le proprie peculiarità: San Ferdinando ha una storia interessante e singolare che non va dimenticata o sottovalutata. L’epopea di questo luogo, chiamato confidenzialmente “casetti”, è breve perché si snoda lungo due secoli ma allo stesso tempo è densa di avvenimenti storici, sociali ed economici che ne fanno un perfetto specchio dei tempi.

È importante trasferire la memoria ai più giovani perché siano consapevoli di ciò che li ha preceduti: persone, avvenimenti, grandi mutamenti che hanno lasciato il segno in questa comunità chiamata, oggi, a misurarsi con il proprio futuro».

«È un ulteriore segno di attenzione verso la nostra piccola ma interessante città – dichiara il sindaco Gaetano – e siamo grati nei confronti del “Piria” per aver voluto includere San Ferdinando all’interno dei progetti formativi finanziati dall’Unione Europea. Questa rinnovata attenzione ci gratifica perché va nella direzione che ci siamo dati con il nostro programma politico, ma allo stesso tempo ci ricorda la responsabilità che ci siamo assunti per fare di San Ferdinando un luogo dalla alta qualità di vita e che venga percepito e vissuto come destinazione ospitale».

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