ROSARNO – Mentre nel pomeriggio di ieri il sindaco e i consiglieri comunali di centrosinistra di Rosarno hanno fatto sapere di voler aderire alla manifestazione sindacale unitaria “Una speranza per la Calabria”, che si terrà sabato 13 ottobre alle 9,30 a Catanzaro ed alla quale parteciperanno i segretari generali di “Cgil, Cisl e Uil”, l’Udc ha preso le distanze dagli alleati di governo cittadino, ritenendo tale incontro nient’altro che «una strumentalizzazione politica».
L’obiettivo della mobilitazione è quello di riunire tutte le forze sane tramite un «corteo che partira’ dal piazzale antistante lo stadio di Catanzaro e che si concludera’ nella piazza della Prefettura, dove si svolgeranno i comizi». Il primo cittadino medmeo ed i consiglieri del PD, di Sinistra per Rosarno, di SEL e di Agorà, saranno quindi al fianco di Cgil, Cisl e Uil Calabria, le cui segreterie «chiedono una svolta ed uno straordinario impegno nelle politiche del governo nazionale e della giunta regionale».
Gli esponenti dell’Udc invece, tramite un comunicato stampa, hanno fatto sapere che, «pur rispettando il diritto dei tantissimi lavoratori che parteciperanno allo sciopero generale indetto per sabato prossimo a Catanzaro dalla triplice sindacale», visto l’impegno dei propri rappresentanti nell’attuale Governo Regionale, non aderiranno all’iniziativa, in quanto: «una forza di governo responsabile come la nostra non può cavalcare le paure e le preoccupazioni di quanti vivono sulla propria pelle una crisi che non ha precedenti nella storia recente del nostro Paese».
E’ stato poi sottolineato il fatto che i vertici regionali del partito di Casini, «oltre ad essere dei leali sostenitori dell’attuale Governo Regionale», hanno contribuito attivamente, «pur nelle ristrettezze economiche imposte negli ultimi anni agli enti pubblici», a portare avanti «grazie anche all’impegno dei propri rappresentanti in Giunta, ogni genere d’iniziativa utile alla causa dei lavoratori calabresi».
Si è quindi ritenuto opportuno censurare «ogni tentativo di cavalcare problemi che sono di tutti e non possono quindi avere colori politici», gli uddiccini medmei ritengono che l’organizzazione dello sciopero sia solo «un maldestro tentativo, da parte di alcuni sindaci, casualmente tutti di sinistra, di strumentalizzare la crisi attuale». Emergerebbe inoltre «un atteggiamento paradossale e contraddittorio, visto che si intende addebitare al Governo Monti (sostenuto anche dal centrosinistra) le responsabilità di una crisi che ha origini lontane e che non può essere risolta con la bacchetta magica».
Gli scudocrociati «preferiscono quindi il lavoro quotidiano dei propri rappresentanti in seno alle istituzioni ai proclami ed alle pagine di giornale», d’altronde, «fino ad oggi, abbiamo dimostrato di voler lavorare intensamente per il riscatto di una terra che non può più attendere».
Quello di ieri è solo l’ultimo di una serie di episodi che nelle scorse settimane hanno reso evidenti alcune crepe della coalizione di maggioranza.
Francesco Comandè