Riceviamo e Pubblichiamo:
“Cari cittadini dopo centinaia di iniziative volte a sensibilizzare le istituzioni, la politica, il mondo sindacale ed i rappresentanti delle varie associazioni di categoria, senza che nessuno abbia avuto il coraggio di rispondere al nostro grido di allarme, per una situazione che ha portato di fatto, un territorio alla fame ed alla disperazione, non avendo più alcuna voglia di passare per degli sfruttatori, comunichiamo la nostra irrevocabile volontà a denunciare lo stato di abbandono in cui versano gli agricoltori pianegiani.
Esiste una comunità che non è più disposta a subire passivamente questo stato di abbandono e degrado del territorio, pertanto comunichiamo la nostra indisponibilità a raccogliere i nostri agrumi della campagna in corso. I prezzi adottati dalle varie Associazioni, O.P. e del Libero Commercio, non consentono una adeguata remunerazione, infatti come abbiamo avuto più volte modo di denunciare, oggi raccogliere 1 kg di clementine costa all’incirca 0,12 centesimi € a fronte di un prezzo di mercato locale che non supera gli 0,20 centesimi € al kg, lo stesso vale per le arance che hanno un costo di raccolta pari a 0,7 centesimi € al kg, a fronte di un prezzo di mercato locale pari a 0,10 centesimi € al kg, peggio ancora per le arance destinate alla trasformazione dei succhi, infatti a fronte di un prezzo di mercato pari a 0,6 centesimi € al kg, il costo di raccolta supera i ricavi.
Pertanto è antieconimico sostenere le spese di mantenimento dei fondi, la stessa problematica vale per i kiwi che non hanno un prezzo adeguato, inaccettabile è l’attuale prezzo dell’olio di oliva di cui i costi di raccolta superano di gran lunga i ricavi, noi riteniamo che è giunta l’ora di dare una svolta a questo tipo di schiavismo e di sfruttamento e di non prestare il fianco a quanti si sono arricchiti sulle nostre debolezza e sulla nostra incapacità di reagire, inoltre riteniamo che bisogna lottare per avere una adeguata remunerazione per venire fuori da questo schiavismo e intenso sfruttamento, per il quale i nostri prodotti immersi sui mercati diventano di difficile acquisto per i consumatori.
Noi agricoltori riteniamo che i prezzi minimi ed adeguati devono essere i seguenti: clementini 0,40 centesimi € al kg, arance destinate alla commercializzazione 0,30 centesimi € al kg, arance e clementine per industria 0,20 centesimi € al kg, kiwi 0,70 centesimi € al kg, olio di oliva base 5 gradi di acidità a 3,00 € al kg. Pertanto vi invitiamo a non raccogliere i frutti sopra citati, se non adeguatamente remunerati in quanto prima ancora della raccolta e durante, promettiamo dure battaglie e manifestazione di piazza.
DENUNCIAMO l’indifferenza e la superficialità dei 31 Sindaci del territorio, i quali certamente sono a conoscenza che l’economia dei nostri paesi è l’agricoltura e disperatamente gridiamo: (ci avete lasciato soli) in una situazione triste e drammatica da voi ben conosciuta, nella quale c’è gente che non riesce a pagare l’affitto delle case, c’è chi si rateizza la bolletta dell’ENEL, ci sono giovani e padri di famiglia disperati che non trovano un posto di lavoro per dare un pezzo di pane ai propri figli e sono alla miseria completa. Ci sono molti genitori che accompagnano i bambini a scuola e devono fare a meno di un misero panino per i propri figli. Oggi viviamo una situazione di povertà che non ha precedenti, dove moltissimi di noi non ha le disponibilità economiche per poter pagare la seconda rata dell’IMU, tutto questo sta succedendo in un territorio, che tutto il mondo ci invidia ma per colpa degli speculatori e sfruttatori è stato ridotto alla fame, mentre loro si sono arricchiti e si continuano ad arricchire sulle nostre spalle”.
Invitiamo tutti i cittadini a PARTECIPARE alla manifestazione che si terrà Sabato 03 Novembre 2012 alle ore 09:00 in piazza “Valarioti, dove sono stati invitati tutti i Sindaci della Piana di Rosarno, l’assessore regionale all’AGRICOLTURA e l’assessore provinciale all’AGRICOLTURA. Invitiamo a partecipare tutti gli operatori delle Reti TELEVISIVE. “I veri schiavi siamo noi agricoltori, DIFENDIAMO I NOSTRI DIRITTI”.
