Sei, tra dirigenti e funzionari Anas, sono stati condannati dalla Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Calabria, che ha accolto la richiesta della Procura, guidata da Romeo Palma e rappresentata in giudizio dal sostituto Maria Gabriella Dodaro, al risarcimento del danno nella misura complessiva di 7 milioni 870 mila euro in relazione ai lavori effettuati su un tratto autostradale tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria.
In particolare, il Collegio ha ritenuto che i progettisti (che avevano già definito precedentemente il giudizio con rito abbreviato ed erano già stati condannati a pagare l’importo di euro 366 mila euro), i Rup ed il direttore dei lavori siano da ritenersi responsabili per il danno generato dall’omessa ed insufficiente valutazione del rischio idraulico dell’area in cui si trova il tratto Mileto/ Rosarno; omissione che ha condotto alla realizzazione di un tratto di arteria soggetto al rischio di inondazione da parte del sottostante fiume Mesima.
L’insufficiente valutazione del rischio idraulico è peraltro stata evidenziata e comprovata, riporta la sentenza, dall’omessa acquisizione del necessario parere da parte dell’Autorita di bacino regionale.