Riceviamo e pubblichiamo:
GIOIA TAURO – Quanto pubblicato sul social network Facebook, nel gruppo “Salviamo il Porto di Gioia Tauro”, riguardante la vertenza del porto a firma di due rappresentanti del sindacalismo autonomo ( Sul ): Rocco Talianu e Domenico Macrì è un atto indegno nei confronti della Camera del Lavoro Gioiese e della CGIL tutta.
Rappresenta una vera e propria intimidazione di stampo ndranghetista e terrorista che, attraverso l’utilizzazione di immagini inquietanti – un caricatore di proiettili e il corpo del sindacalista CGIL Guido Rossa, trucidato dalle brigate rosse – seguite da parole farneticanti, lanciano una minaccia a tutti coloro che dell’azione sindacale hanno fatto una scelta di vita per la difesa della condizione dei lavoratori e delle lavoratrici.
Tale atto vigliacco non può passare sotto silenzio e la CGIL, come ha sempre fatto, in tutte le forme e sedi opportune difenderà la libertà e la democrazia nei posti di lavoro, così come hanno insegnato tutti coloro che hanno immolato la propria vita , come Guido Rossa, per la causa dei lavoratori.
La CGIL tutta non si lascerà intimidire da nessuno e continuerà con rinnovata forza, con il coinvolgimento delle forze sociali, politiche, istituzionali e dei lavoratori, ad esprimere le proprie posizioni a garanzia degli interessi generali di sviluppo del porto di Gioia Tauro e di rappresentanza e tutela dei lavoratori.
Chiediamo alla Magistratura competente di non sottovalutare quanto è accaduto e richiamiamo lo stesso Sul ad intervenire per allontanare quanti, con i loro gesti e le loro parole, offendono tutto il mondo del sindacalismo democratico e libero.
Il Segretario Generale della CGIL Calabria
Sergio Genco