Sono fermi nel porto di Gioia Tauro ma sarebbero ancora chiusi, i container che conterrebbero materiale per droni di produzione statunitense diretti formalmente al Qatar ma che si sospetta fossero destinati alla Russia.
È una delle poche indiscrezioni che filtrano dallo scalo calabrese.
Il sequestro preventivo, da quel poco che trapela, è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Palmi, competente per territorio sul porto di Gioia Tauro, ma le informazioni sul contenuto sarebbero giunte da fuori dalla Calabria.
Sui documenti di accompagnamento, che indicato il Qatar come meta finale, si parlerebbe di materiale per telecomunicazioni.
La vicenda, è quanto trapela, viene trattata direttamente dalla Direzione generale delle Dogane e dal Comando generale della Guardia di finanza.