Polistena, Pisano torna all’attacco sui servizi sociali

La Regione ha ravvisato forti criticità nell'impiego dei fondi e nella redazione della programmazione. All'ente capofila ancora 15 giorni per rimediare

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Parla di “disastro” il gruppo consiliare Polistena Futura analizzando la diffida pervenuta al Comune per quanto riguarda la gestione dei servizi sociali. Sotto la lente dell’ente regionale, infatti, il fondo per le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare (DOPO DI NOI), i progetti sperimentali per l’inclusione delle persone con disabilità (VITA INDIPENDENTE) ed il fondo per le Non Autosufficienze “che il Comune di Polistena doveva gestire in qualità di ente capofila dell’ambito territoriale” ha spiegato il capogruppo Francesco Pisano che, proprio pochi giorni addietro, aveva lanciato l’allarme sull’ingiunzione in arrivo da Catanzaro. In ballo, complessivamente, oltre 450 mila euro di contributi ed i pesanti rilievi mossi dalla Regione che “lamenta una totale mancanza di documentazione e rendicontazione richiesta già da molto tempo insieme ad un invito a procedere con urgenza alla redazione della programmazione. Cosa che non è mai avvenuta” ha incalzato Pisano. Il rischio in cui incorre l’ente polistenese consisterebbe nella “revoca dei finanziamenti concessi e la nomina di un commissario” sebbene – si legge ancora nell’atto – “il totale fallimento della loro azione incide irreparabilmente sulla realizzazione degli interventi e dei servizi sociali e la mancata utilizzazione dei fondi incide notevolmente sul diritto delle persone disabili ad usufruire dei servizi a loro destinati”. L’ente regionale ha, infine, concesso al Comune un termine di 15 giorni per ottemperare alle richieste prima di attivare il potere sostitutivo. “Ci chiediamo per quale motivo si è mantenuto un “superesperto” con stipendio di € 4.400,00 circa al mese se i risultati sono stati quelli di ricevere una diffida” ha chiosato Pisano, tornando a chiedere le dimissioni del sindaco, spiegando che “l’inadeguatezza di chi ha la responsabilità politica della nostra comunità non può compromettere il futuro”.