Palmi risponde alla guerra in Ucraina aprendo le porte ai profughi che in questi giorni stanno lasciando il Paese devastato dalle bombe russe.
Dopo i gesti di solidarietà – che fanno comunque bene e fanno sentire chi soffre meno solo – il sindaco Giuseppe Ranuccio ha annunciato di aver individuato un immobile comunale nel quale ospitare le famiglie in fuga dall’Ucraina.
«A seguito della delibera di Giunta comunale che ha fornito indirizzo ai settori Servizi Sociali e Protezione Civile di attivarsi per creare un canale di ascolto a disposizione dei cittadini ucraini residenti a Palmi, al fine di valutarne le esigenze e le situazioni familiari, anche fornendo un aiuto materiale al ricongiungimento dei nuclei ancora in Ucraina che volessero fuggire dalla guerra e raggiungere i propri cari in questa città, questa mattina si è tenuta una riunione operativa presso il palazzo municipale», si legge in una nota stampa di sindaco e amministrazione tutta.
Si è intanto in attesa che il decreto legge sull’emergenza in Ucraina venga pubblicato, ma nel frattempo il comune di Palmi ha preso immediati contatti con la Protezione Civile Regionale la quale è anch’essa in attesa che il Governo fornisca precise indicazioni sulla gestione degli eventuali flussi di profughi in ingresso nel territorio nazionale.
Non appena la Regione Calabria riceverà indicazioni provvederà, a sua volta, a fornire precise linee guida alle quali i Comuni potranno uniformarsi.
Intanto la società civile si sta mobilitando per con raccolte di alimenti e medicinali da mandare in Ucraina. Il comune di Palmi, sul punto, fa sapere che «fino a quando non riceverà specifiche direttive dalla Regione Calabria sui canali ufficiali da seguire per recapitare medicinali, viveri o fondi in relazione alle esigenze che verranno rappresentate, non può fungere da punto di raccolta e le iniziative già
intraprese resteranno curate interamente dagli stessi promotori, dalla raccolta alla consegna».
Ogni iniziativa nel campo dell’accoglienza e dell’assistenza al popolo ucraino intrapresa dal Comune sarà comunicata direttamente dall’Ente attraverso i suoi canali istituzionali (sito web, social, app librarisk).