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Palmi, celebrati gli 800 anni dalla morte di San Francesco d’Assisi

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Quest’anno a Palmi la solenne cerimonia per la festa di San Francesco, Patrono d’Italia, ha trasmesso ancor di più segni di profonda spiritualità: nella parrocchia Maria Santissima del Rosario si sono celebrati, il 4 ottobre, gli 800 anni dalla morte del Santo di Assisi con una Santa messa durante la quale il parroco, padre Giorgio Tassone e i Frati minori conventuali hanno accolto il Vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi Giuseppe Alberti, che ha tento l’omelia. 

Padre Giorgio ha ringraziato il Vescovo «per aver accolto l’invito dei frati, dei terziari francescani e della comunità parrocchiale».

Il parroco ha poi ricordato la tradizione che dal 1939, anno in cui Pio XII nominava San Francesco Patrono d’Italia, si ripete, quella di offrire in dono l’olio per alimentare la lampada che arde giorno e notte nella tomba del Santo.

Anche la città di Palmi accende da oltre sessant’anni una candela per San Francesco, in comunione con Assisi; quest’anno la candela è stata accesa dal vicesindaco di Palmi Solidea Schipilliti.

«Questo è un momento di unione e condivisione per tutta la nostra comunità è l’occasione per rinnovare la nostra fede nei confronti di San Francesco, il quale professava valori importanti, come l’umiltà, la povertà, la fratellanza fra i popoli, l’amore nei confronti della natura, valori oggi più che mai indispensabili se vogliamo pensare a un futuro migliore», ha dichiarato Schipilliti. 

Anche il Vescovo Alberti ha speso parole di ammirazione per il Patrono d’Italia, esaltando il suo essere cristiano fino in fondo, fino ad essere considerato un Alter Christus, ossia un “altro Cristo”.

«Un percorso profondo di fede, quello di Francesco, che non è stato facile per lui e non lo è per nessuno, se si vuole vivere la vita cristiana – ha detto il vescovo – Francesco come sole sfolgorante rifulse nel tempio di Dio; anziché uscire dalla chiesa, andare contro la chiesa Francesco ha umilmente ha accettato di stare dentro la chiesa per essere un segno luminoso per i fratelli».

Una figura, quella di San Francesco, di grande importanza civile, come ha sottolineato padre Giorgio Tassone: «La sua testimonianza ci invita a riflettere sul nostro ruolo nella società e nel mondo e a vivere con cuore aperto alla carità, alla giustizia e alla pace – ha detto padre Giorgio – Nel nostro tempo segnato da conflitti, divisioni, sfide ambientali, il messaggio di San Francesco risuona con forza, il suo canto di lode al creatore e alla creazione e il suo rispetto per ogni forma di vita ci ispirano a prenderci cura del mondo che ci è stato donato promuovendo uno stile di vita sostenibile».

Erano presenti alla celebrazione il Comandante Provinciale dei Carabinieri Generale Cesario Totaro; il Tenente Colonnello dei Carabinieri di Gioia Tauro Carmine Mungiello; il Maggiore dei Carabinieri di Palmi Luca Ghiselli e i rappresentanti della Polizia Locale di Palmi. Hanno partecipato inoltre il Tenente Spada, la dirigente della Polizia di Stato Gangemi, il Capitano della Guardia di Finanza di Palmi Nicola Iodio, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri – sezione di Palmi. 

Al termine della celebrazione è stata deposta una corona d’alloro al Monumento dedicato a San Francesco d’Assisi ed è stata impartita una solenne benedizione dal Vescovo Alberti. 

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