Non ha un colpevole il fatto di sangue avvenuto a Palmi il 13 novembre del 2010, nel quale perse la vita Martino Luverà e rimase ferito Francesco Nizzari. La Corte di Cassazione ha infatti assolto dall’accusa di omicidio e di tentato omicidio Paolo Chiappalone, il barbiere palmese finito in carcere il 25 Ottobre 2012 con le pesanti accuse di omicidio e tentato omicidio.
Ieri i magistrati della Cassazione hanno scritto la parola fine a questa vicenda, dichiarando Chiappalone non colpevole dei due fatti contestati. L’uomo è stato difeso dagli avvocati Guido Contestabile e Girolamo Curti.
Dopo la relazione del giudice relatore del Collegio, Siani, è intervenuto il Procuratore generale che ha argomentato le proprie ragioni, chiedendo l’annullamento della sentenza assolutoria con rinvio alla Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria per una nuova valutazione.
Le medesime conclusioni hanno rappresentato gli avvocati delle parti civili, Francesco Cardone e Domenico Infantino mentre l’avvocato Guido Contestabile, intervenuto in difesa dell’imputato, ha chiesto il rigetto di tutti i ricorsi proposti chiedendo, pertanto, che venissero confermate le due sentenze di assoluzione già pronunciate dalla Corte di Assise di Palmi e dalla Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria.
La Corte di Cassazione, all’esito della camera di consiglio ha dato ragione alle tesi della difesa, confermando la sentenza assolutoria.