L’assemblea sindacale tenuta dai lavoratori della società Manna ecologica ambiente srl impiegati nel cantiere di Palmi, tenuta nella sede della CGIL a Gioia Tauro alla presenza dei segretari della Filcams CGIL e della Funzione Pubblica, ha deciso all’unanimità degli iscritti di aderire allo sciopero generale indetto da CGIL e UIL.
«Noi lavoratori del cantiere di Palmi abbiamo ritenuto importante aderire allo sciopero, al fine di evidenziare le problematiche relative alla necessaria rivendicazione di un aumento del potere d’acquisto dei salari», si legge in una nota stampa diramata dagli operai Manna ecologia ambiente.
«I continui aumenti dei beni di prima necessità – proseguono – dei costi di energia e una inflazione galoppante, hanno di fatti annientato la possibilità di spesa per le famiglie. Oggi si è poveri pur lavorando».
«A ciò si aggiunge anche che le scelte prese dal Governo nazionale negli ultimi tempi, come l’autonomia differenziata, seppur bocciata in larga parte dalla Corte costituzionale, denota un’idea di paese che non guarda a chi lavora e a chi, con le proprie tasse, produce ricchezza – si legge ancora nella nota stampa – Pensare di dividere l’Italia tra ricchi e poveri, denota la povertà politica e istituzionale nella quale viene attanagliata la nostra nazione».
«A tutto questo si aggiunge inoltre un continuo inseguimento dei diritti, che spesso mancano anche in appalti come i nostri – recita la nota – Dove i più elementari diritti riconosciuti nella contrattazione collettiva, spesso vengono negati o non riconosciuti. Anche su questo c’è bisogno di invertire la tendenza con politiche che mirano alla tutela dei lavoratori in appalto e soprattutto con politiche che consentano una garanzia occupazionale di qualità».
Per queste ragioni i lavoratori di Manna hanno ritenuto importante aderire allo sciopero.
«Siamo netturbini, manteniamo pulite le città, ma siamo soprattutto lavoratori e cittadini di questa terra che hanno dignità e cuore – evidenzino gli operai – Scioperare significa rimetterci la giornata di lavoro, ma è un gesto che per noi va visto come un investimento per il futuro».
«Chiediamo scusa quindi alla ittà di Palmi se per la giornata del 29 novembre ci saranno disservizi nello spazzamento e nella raccolta rifiuti, verranno garantiti i servizi minimi essenziali, ma scioperare è un diritto ed a rischio c’è il futuro nostro e dei nostri figli – conclude la nota – Per le ragioni esposte, chiediamo a tutti i cittadini di Palmi di organizzarsi e scioperare anche loro per chiedere aumenti degli stipendi e delle pensioni, finanziare la sanità, l’istruzione ed i servizi pubblici. Siamo di fronte a un vero attacco alla democrazia, si favoriscono le aziende a discapito delle famiglie e dei lavoratori. Si creano disuguaglianze sociali profonde innalzando la precarietà nel mondo del lavoro».
I lavoratori del Cantiere Mea srl di Palmi