Un momento della conferenza stampa di Polistena Futura

“Fantasia giuridica” è stata la definizione che Francesco Pisano, capogruppo di minoranza di Polistena Futura, ha usato per qualificare la denuncia che il sindaco Michele Tripodi ha approntato nei suoi confronti e all’indirizzo del presidente della stessa associazione politico-culturale, Gianfranco Scaramozzino, chiamati a misurare le rispettive posizioni il prossimo 4 aprile in tribunale. Il gruppo politico ha però reagito fermamente di fronte ad un “atto gravissimo” visto come minaccia democratica verso le idee ed il programma approvato dai 2013 cittadini rappresentati alla stregua di un di “una vera e propria forma di intimidazione” ha sbottato lo stesso capogruppo che ha preannunciato un’assemblea pubblica, per domenica 29, durante la quale Polistena Futura vorrà notiziare pubblicamente i cittadini. Una chiamata alla riscossa civica che fa il paio con lo stupore per una denuncia, dal sapore squisitamente politico, contro la quale Scaramozzino ha promesso battaglia nella sede convenuta argomentando che l’attività del gruppo politico è perfettamente in linea con le facoltà e gli strumenti riservati dalle leggi e dai regolamenti all’opposizione. “La verità è che stiamo facendo una attività di opposizione che in 12 anni non era mai stata fatta è questo dà fastidio; mi domando perché, se secondo il sindaco, siamo incompetenti e facciamo scena muta poi ci denuncia per le attività svolte?” ha ribadito Scaramozzino avviluppato ad una vicenda che contempla, a loro avviso, una ipotesi di reato avulsa da ogni presupposto fattuale alla base dello stalking. Il gruppo ha, quindi, ripercorso quanto prodotto in consiglio comunale con mozioni, interrogazioni, sollecitazioni e proposte “sistematicamente bocciate, respinte o non discusse” da una maggioranza non dialogante e affatto collaborativa che ha persino limitato, fino all’annullamento, ogni possibilità di informazione diretta ai cittadini attraverso l’affissione di manifesti, imponendo un regolamento stringente fino alla censura. Una azione giudiziaria che ha messo nel mirino Pisano e Scaramozzino “nonostante tutti gli atti da noi prodotti recano la firma di ciascun componente del gruppo” ha spiegato Francesco Ientile informando che l’azione di Polistena Futura funge da filtro tra ente e cittadini che “per avere una risposta devono quasi sempre rapportarsi col sindaco”. Contestazioni del primo cittadino frutto anche “della comunicazione social del gruppo e di ciascuno di noi” ha aggiunto la consigliera Rosaria Tropepe ancora risentita per gli epiteti poco garbati di cui “siamo stati destinatari” dalla formazione politica di maggioranza. “Quando abbiamo accettato di candidarci qualcuno ci ha detto chi ve lo fa fare” ha riflettuto il consigliere Giancarlo Cannata convinto però della necessità di dare una sterzata ad una politica “morta” dopo anni di mandato monocolore con conseguente appiattimento di ogni iniziativa contraria che “non vuol dire essere nemici” ma solo offrire un’altra prospettiva rispetto alle cose. La compagine di Polistena Futura – che ha anche reso noto l’imminente apertura di una sede politica “non senza difficoltà” ed il varo di un sito internet a disposizione dei cittadini che, anche in maniera impersonale, potranno servirsene per segnalare disfunzioni e criticità – nel confermare piena coesione e sintonia ha assicurato che continuerà, con la stessa tenacia, a tutelare gli interessi dei cittadini, forti del mandato ricevuto nel 2021 che li legittima a proseguire sulla linea politica del programma proposto agli elettori.