HomeCulturaLa bellezza del silenzio: l’arte contemporanea entra nel Museo Diocesano di Oppido-Palmi

La bellezza del silenzio: l’arte contemporanea entra nel Museo Diocesano di Oppido-Palmi

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Il Museo Diocesano di Oppido-Palmi apre le porte all’arte contemporanea con un
evento culturale senza precedenti per il territorio: la mostra “Abbracci nel silenzio:
parole non dette”, in programma sabato 7 giugno alle ore 16.00 presso il cortile
interno del museo a Oppido Mamertina.
L’iniziativa si inserisce nel contesto della X edizione della “Lunga Notte delle Chiese”,
evento nazionale che mette in dialogo arte, fede e spiritualità, con il sostegno del TGR
come media partner.
Protagoniste dell’esposizione sono 36 opere (34 dipinti e 2 sculture) donate
generosamente dagli artisti del Circolo Casa di Dante di Firenze, in un gesto di grande
apertura culturale e di dialogo con il territorio calabrese. Le opere si articolano in tre
macrogruppi stilistici: astratto, concettuale (con elementi stilizzati, metafisici e figurativi), e
figurativo moderno, con due eccezioni di carattere classico: una scultura e una Madonna
con Bambino.
La mostra, curata dall’Équipe del MuDOP guidata dal direttore Paolo Martino con Maria
Teresa Casella, non solo inaugura un nuovo spazio di riflessione sull’arte e la fede, ma
prevede anche una progettualità a lungo termine: redazione di un catalogo scientifico,
incontri con gli artisti, e laboratori didattici per diversi pubblici a settembre e ottobre.
Durante l’inaugurazione interverranno:
 Francesco Calarco per il Circolo artisti Casa di Dante Firenze
 Giuseppe Morizzi, sindaco di Oppido Mamertina
 Giuseppe Mantella, Ufficio BCCE Locri-Gerace
 Valentina Tebala, storica dell’arte della Soprintendenza ABAP di Reggio Calabria
 Lucia Lojacono, storica dell’arte e referente del museo diocesano “A. Sorrentino”
di Reggio Calabria
 Mons. Giuseppe Alberti, Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina–Palmi

L’evento sarà arricchito dagli intermezzi musicali della Junior Band “Giuseppe
Rechichi”, diretta dal Maestro Stefano Calderone.
«Accogliere nel nostro Museo opere d’arte contemporanea che parlano al cuore e
all’anima è un atto di fiducia verso la cultura come ponte tra comunità e generazioni.
Questa mostra è solo l’inizio di un dialogo che vogliamo mantenere vivo e fertile», ha
dichiarato il direttore del MuDop ing. Paolo Martino.

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