Il giornalista fondatore di Wikileaks, Julian Assange

Cittadinanza onoraria per l’attivista australiano Julian Assange fondatore del contenitore di notizie WikiLeaks. A conferirla il Consiglio Comunale di Polistena che “sull’esempio di grandi città come Roma, Napoli, Reggio Emilia e Bologna anche Polistena che si è sempre distinta per le lotte per i diritti civili, sociali e costituzionali, ha ritenuto di conferire l’onorificenza nel solco dei valori costituzionali che tutelano le libertà fondamentali e i diritti personali, tra cui la libertà di stampa ed opinione, di cui all’articolo 21 della Carta Costituzionale” è stato riferito. Alla base della concessione – avvenuta registrando i soli voti favorevoli della maggioranza di Rialzati Polistena, l’astensione compatta del gruppo di minoranza di Polistena Futura e l’assenza ai lavori del consigliere Letterio De Domenico per La Grande Polis – la motivazione inerente la diffusione “con indomabile spirito di servizio e coraggio le verità scomode dei teatri di guerra, rendendo l’umanità consapevole delle gravi violazioni dei diritti umani e umanitari, con ciò schierandosi per la causa della pace, della democrazia e della libertà dei popoli oppressi”. Nella stessa assise è stato rivolto l’auspicio che al giornalista possa essere altresì concesso il diritto di cittadinanza “dall’Italia o da altro Paese europeo affinché gli possa essere attribuito un nuovo status personale di perseguitato e/o rifugiato per motivi politici”. Della cittadinanza onoraria verrà realizzata una apposita pergamena che sarà inviata, per conoscenza, alla moglie Stella Assange Moris.