HomeAltre NotizieGioia, Bellofiore: «Ci stiamo assumendo le nostre responsabilità con la Sorical»

Gioia, Bellofiore: «Ci stiamo assumendo le nostre responsabilità con la Sorical»

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GIOIA TAURO (31 agosto 2011) – La Sorical, la società che gestisce le risorse idriche calabresi, vanta nei confronti del Comune di Gioia Tauro, un credito di 5 milioni e 800 mila euro. A tal proposito, abbiamo chiesto al sindaco della città del porto, Renato Bellofiore, come intende estinguere questo ingente debito che si è accumulato nel corso degli anni.

«Sono dei disavanzi che ci portiamo dietro dal passato e precisamente dal 2004 – ha detto il primo cittadino – ma, gradualmente, ci stiamo assumendo le nostre responsabilità e vogliamo, col tempo, far fronte a queste spesa».

 

Renato Bellofiore, sindaco di Gioia Tauro

Per dimostrare che Bellofiore “fa sul serio”, lui stesso ci ha riferito, carte alla mano, di aver versato alla Sorical, nonostante le difficoltà economiche, 600 mila euro, ossia circa il 10% del denaro dovuto dal Comune di Gioia Tauro alla società mista. Infatti, la Sorical ha un capitale misto appunto, pubblico/privato, detenuto dalla Regione Calabria per il 53,5% e da Veolià – General des Eaux per il 46,5%. Un’azienda, quindi, che dovrebbe avere un ruolo importante per la gestione dell’approvvigionamento e della fornitura all’ingrosso dell’acqua ad uso potabile. Inoltre, la sua istituzione avrebbe dovuto snellire il procedimento di riscossione dei tributi inerenti il consumo di acqua, ma la situazione non sembra essere quella come da “copione”.

«In generale, la mia amministrazione – ha continuato il sindaco di Gioia Tauro – è contraria alle esternalizzazioni dei servizi, vedi ad esempio Sorical o Piana Ambiente. Questa idea non è frutto di un’opposizione a priori delle privatizzazioni anzi, pensiamo che in alcuni casi esse servano ma è necessaria una forte stabilità economica da parte dell’ente che delega delle prestazioni a società terze. Il Comune di Gioia Tauro – ha ribadito il primo cittadino – è in balia di una situazione economica disastrosa e non si può permettere il lusso di pagare delle società per dei servizi che potrebbe lui stesso effettuare».

Tra i vari compiti della Sorical, creata grazie alla cosiddetta legge Galli, c’era anche quello di avviare un processo di modernizzazione e riorganizzazione del settore idrico. «La Regione Calabria ha affidato a Sorical – si legge nel sito dell’azienda – anche l’attuazione di un articolato piano di investimenti, finalizzato all’integrazione e al completamento del complesso delle infrastrutture idriche – conclude la descrizione – per garantirne la gestione unitaria». Niente di tutto questo si è visto a Gioia Tauro.

Il sindaco Bellofiore ha proseguito affermando che si impegnerà per risanare il debito nei confronti della Sorical ma quest’ultima «non ha investito sul nostro territorio e non ha fornito un servizio idoneo a quelle che erano le aspettative e le finalità per cui esso era stato concepito. Comunque – ha continuato – abbiamo trovato disponibilità da parte del presidente dell’azienda infatti, nei prossimi giorni, firmeremo un accordo che prevede reciproche concessioni come l’abbattimento dei tassi d’interesse del debito e l’impegno da parte del Comune di fare un piano di rientro. Con le amministrazioni precedenti – ha concluso il sindaco – si riscuoteva solo il 7% dei tributi sull’acqua, adesso siamo riusciti ad alzare questo dato fino al 26%».

Sembra che il problema che più influisce sull’accumulo di questi debiti da parte degli enti sia l’elevato costo dell’acqua che da quando è stata privatizzata ha aumentato la sua tariffa di consumo del 6% nell’arco di pochi anni, precisamente dal 2004 al 2009. Il Comune di Gioia Tauro spende di acqua 1 mln e 300 mila euro l’anno, mentre se essa non fosse privatizzata, quindi gestita completamente dall’Ente comunale – assicurano dal Municipio.- la spesa si aggirerebbe intorno ai 500 mila euro. Una bella differenza.

Alessandro Tripodi

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