Nel corso della seduta del consiglio comunale, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha affrontato diversi temi cruciali, tra cui l’approvazione del rendiconto, che ha ottenuto 17 voti favorevoli, 7 contrari e un astenuto.
Sin dall’inizio del suo intervento, Falcomatà ha criticato il clima politico attuale, sottolineando il nervosismo manifestato dalle forze di centrodestra, reduci – secondo lui – da una pesante sconfitta elettorale non solo a Scilla, ma anche in Calabria e nel resto del Paese.
Nonostante le critiche, il primo cittadino ha annunciato una serie di inaugurazioni imminenti, definendole «medaglie al petto» per la comunità. Ha evidenziato che ogni progetto nasce da un percorso complesso, fatto di sacrifici e ostacoli, e che la politica deve valorizzare queste tappe. Tra le opere prossime alla conclusione, ha citato il ponticello del Calopinace, per cui si prevede una grande celebrazione, e la palestra di San Giovanello, destinata agli sport cosiddetti “minori”.
Falcomatà ha poi ricordato la Giornata dedicata alle vittime delle migrazioni, celebrata con commozione e consapevolezza. Ha parlato del valore simbolico del cimitero di Armo, che accoglie le vittime del naufragio della nave Vega, divenuto luogo di pellegrinaggio. Ha anche sottolineato il gesto di esporre la bandiera della Palestina a Palazzo Alvaro, come espressione di vicinanza e presa di posizione della città.
Tornando ai conti pubblici, Falcomatà ha evidenziato la riduzione del disavanzo e il cammino intrapreso dall’amministrazione per garantire un riequilibrio sostenibile. Ha ricordato le difficoltà affrontate nel 2019 e come la città sia riuscita a evitare il dissesto, trasformando Reggio Calabria in un caso simbolo nazionale.
Ha poi chiarito la posizione dell’ente sul Decreto Reggio, sostenendo che le somme previste non devono essere pagate dalle amministrazioni locali, ma sono a carico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ha inoltre evidenziato la riduzione dei tempi di pagamento, passati da 218 giorni a 31 giorni, un miglioramento significativo.
Uno dei temi più accesi è stato il mancato conferimento delle deleghe alla Città Metropolitana. Falcomatà ha accusato la Regione Calabria di non assegnare le funzioni indispensabili, adottando una logica di interventi sporadici e non strutturali. Ha ricordato i progressi fatti durante il mandato del presidente Oliverio, come la delega ai Trasporti, che ha permesso la trasformazione di Atam in una società in house, o quella sulla zona dello Stretto.
Il consigliere Minicuci ha poi confermato che la mancata assegnazione delle deleghe dipende da divergenze interne allo stesso centrodestra regionale, in particolare tra il presidente Occhiuto e il presidente del Consiglio regionale Mancuso. Queste parole hanno acceso il dibattito, con gli interventi dei consiglieri Giuseppe Sera e Carmelo Versace, che hanno stigmatizzato lo stallo e chiesto una soluzione concreta.
Il consigliere Merenda, nel suo intervento, ha infine ringraziato il sindaco e l’assessore alla Programmazione Carmelo Romeo, riconoscendo il miliardo di fondi destinati alla città, per investimenti già avviati o in programma.