È finita questa notte, dopo quasi 20 anni, la latitanza di Ernesto Fazzalari. I carabinieri lo hanno arrestato in Aspromonte, nascosto in un covo nella frazione Trepitò di Molochio. Con lui è stata arrestata una donna di 41 anni che si trovava nel casolare, per i reati di procurata inosservanza di pena, concorso in detenzione di arma da sparo e ricettazione.
Originario di Taurianova, Fazzalari era inserito al secondo posto nell’elenco dei 30 latitanti più ricercati in Europa, subito dopo Matteo Messina Denaro, e tra i 45 più pericolosi d’Italia. Nel corso della perquisizione avvenuta nel casolare in cui Fazzalari si nascondeva, i carabinieri hanno trovato armi e munizioni, insieme ad altro materiale che è stato sequestrato.
Classe ’69 ed una condanna all’ergastolo da scontare, Fazzalari è stato ricercato per vent’anni per i reati di traffico di droga ed armi, associazione mafiosa, rapina ed altri reati.
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Fazzalari è ritenuto dagli inquirenti al vertice delle ‘ndrine operanti tra Taurianova, Amato e San Martino di Taurianova.
L’operazione ha coinvolto i carabinieri del Reparto operativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria, i militari del Gruppo d’Intervento Speciale ed i Cacciatori di Calabria, coordinati dalla Procura antimafia reggina.
In un post su Facebook, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi si è congratulato con i carabinieri che nella notte lo hanno arrestato e con il Procuratore della DDA di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho.
“Sono orgoglioso delle donne e degli uomini che servono lo Stato; continuiamo a combattere la criminalità ovunque, palmo a palmo, casolare per casolare. W l’Italia”.