Eccomi qua, ancora una volta, a rendervi partecipi della nuova avventura che, in questa tornata, mi vedrà nuovamente al fianco del sindaco Giuseppe Ranuccio.
Cinque anni fa, di questi tempi, mi presentavo a voi partendo dal concetto della condivisione, che era alla base nell’accettare una sfida che mi avrebbe vista impegnata nell’agone politico-istituzionale da assoluta neofita anche se, certamente, forte delle esperienze personali vissute.
Si, perché in fondo credo di aver sempre fatto politica nel quotidiano della mia vita, intesa come passione e servizio. A tal proposito, mi permetto di richiamare quanto detto da Sua Santità Papa Francesco nell’intervento durante l’incontro dei cattolici al servizio dei popoli latinoamericani di Bogotà: «La politica è soprattutto servizio. Non è serva di ambizioni individuali, di prepotenza di fazioni o di centri di interesse. Essendo servizio, non è neppure padrona, non pretende di reggere tutte le dimensioni della vita delle persone…». Questo è il concetto che ho di politica.
Ecco perché, in questa occasione, vorrei partire dal sostantivo coerenza, ovvero connessione di parti, costanza nel pensiero e nelle azioni. Proprio la coerenza mi spinge a voler continuare quanto iniziato cinque anni fa. Tanto lavoro è stato fatto e già in parte ha dato i suoi frutti ma, in parte, è stato “solo” propedeutico (avendone posto le basi) a quanto si raccoglierà nei prossimi anni. Frutti non selvatici o spontanei ma frutti curati amorevolmente partendo dall’arare la terra, seminando, irrigando e curandoli con passione. Non a caso la similitudine con la nostra terra dal colore marrone vivo, dal profumo inebriante, generosa e forse a volte anche un po’ matrigna, ma pur sempre la nostra terra.
Il progetto propostomi allora dal sindaco mi aveva affascinata e mi ha coinvolta a tutto tondo, ma soprattutto a tempo pieno, assorbendomi quasi completamente. Proprio per questo voglio approfittare di questa occasione per ringraziare pubblicamente la mia famiglia, mio marito e i miei preziosi figli, che mi sostengono con pazienza e che spesso sopperiscono alle mie incolpevoli mancanze. Ringrazio di cuore quanti cinque anni or sono mi hanno dato fiducia, con la speranza di non averne disatteso le aspettative. Per questo vi chiedo di sostenermi e di sorreggermi in questa nuova avventura che ci vedrà ancora una volta al servizio della collettività.
Per tutte queste ragioni mi ricandido! Ma anche e soprattutto perché non mi piace lasciare le cose a metà e sono fermamente convinta, tanto quanto il mio sindaco, che «ora più che mai è importante dare continuità all’azione amministrativa». A tal proposito, mi piacerebbe tanto potermi confrontare con tutti voi e per questo rimango a vostra disposizione (come sempre del resto) per un dialogo proficuo e costruttivo.
Il vice sindaco – Sina Bruno