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Parla Simona Napoli: «L’unico colpevole è mio padre»

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MELICUCCO «Se mio padre esce allo scoperto è solo per ammazzarmi. Non l’ha fatto per salvare mio fratello in carcere e di certo non lo farà per mia madre».

E’ Simona Napoli a parlare, la giovane donna che aveva una relazione con Fabrizio Pioli, scomparso da due mesi e mezzo e del quale non si sa nulla, se non quello che ha riportato la compagna.

Il padre è latitante, il fratello è stato arrestato quasi subito e adesso due nuovi arresti cominciano a ricomporre i tasselli di una storia assurda secondo la quale molto probabilmente Fabrizio è stato ucciso lo scorso 23 febbraio dopo essere stato a casa di Simona.

Dopo che anche il cugino Francesco e Rosina, la madre di Simona, sono stati arrestati, la ragazza proprio non ce la fa a stare zitta a guardare. «Mio fratello e mia madre non c’entrano nulla. L’unico colpevole è quel bastardo di mio padre. E’ lui che devono prendere, l’unico artefice di questa tragedia insieme a mio cugino Francesco, che era come un figlio per mio padre».

E’ arrabbiata Simona e non sopporta l’idea di sapere suo fratello e sua madre in carcere. «Probabilmente sapevano, ma non hanno fatto niente. – ha detto – Parlare con un padre violento come il mio non è facile. Lui parlava picchiando e lo faceva ripetutamente. Solo io avevo il coraggio di ribellarmi e per questo subivo le punizioni peggiori».

La giovane racconta infatti che suo padre la riempiva di botte, si intrometteva nella sua vita «anche da sposata, facendomi litigare con mio marito che non poteva reagire. E’ per questo che ci siamo lasciati. – ha detto – Litigavamo sempre a causa sua. Poi ho conosciuto Fabrizio e la storia è nata quasi per caso, ma lui sapeva tutto, dalla a alla zeta. Era di 14 anni più grande, era un uomo e sapeva quello che faceva. Voleva addirittura parlare con mio padre. Non ci siamo resi conto delle conseguenze».

Non ci sta a passare per bugiarda Simona, tantomeno per quella che ha alzato questo gran polverone per “salvarsi la pelle”.

“No, se ho fatto tutto questo è perché mio padre deve pagare per quello che ha fatto. Voglio giustizia, – ha aggiunto – ma di quella vera. Non posso pensare a mio fratello Domenico in carcere da innocente. Non mangia da due settimane. Tutto questo gli segnerà la vita per sempre. Mia madre poi, so solo io quante ne ha prese. Certo, è sempre stata dalla parte di mio padre, ma questo non vuol dire che sia colpevole”.

Difende a spada tratta i familiari Simona, ma con un’unica riserva per quel padre padrone che «mi rinchiudeva in una stanza senza mangiare né bere e non mi faceva vedere mio figlio».

Una vita segnata insomma. Fabrizio rappresentava per Simona uno spiraglio di vita normale. La stessa vita che il padre gli ha tolto con la violenza che a quanto pare lo ha sempre contraddistinto. Una violenza forse addirittura premeditata. Non poteva sopportare quel torto, mentre adesso la famiglia Pioli deve sopportare e imparare a convivere con un dolore che non ha eguali.

Eva Saltalamacchia

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