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sit in del Circolo Armino a Palmi: botta e risposta con il presidente Muscari

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PALMI – Diventa vero e proprio motivo di scontro il sit-in di protesta organizzato dal Circolo “Armino” venerdì scorso, a piazza Amendola, per dire basta al degrado in cui versa la città.

Un post dai toni non certo pacati e concilianti, pubblicato dal presidente del Consiglio comunale Gaetano Muscari sulla timeline del gruppo da lui gestito, “Gaetano Muscari Presidente del Consiglio comunale Palmi”, ha infatti innescato una serie di commenti e di botta e risposta tra alcuni cittadini e lo stesso Muscari.

Nel post Muscari, che ha apostrofato come “pataccari” gli attivisti del Circolo “Armino” (termine utilizzato in precedenza in un manifesto dagli attivisti per definire l’amministrazione comunale) scrive: «è durato poco più di qualche minuto il sit-in organizzato dai “non mi va bene nulla”. Sono intervenuti, infatti, i Vigili urbani che hanno dovuto constatare la mancanza delle necessarie autorizzazioni per occupare una pubblica piazza. Pataccari!».

Pronta la risposta del Circolo, che posta a seguire l’autorizzazione rilasciata il 10 marzo dal dirigente comunale del settore 6 Carmelo Arduca – comunicata anche al corpo di polizia locale – con cui viene concesso l’utilizzo del suolo pubblico per svolgere la manifestazione.

A questo punto Muscari rilancia, dicendo che manca l’autorizzazione chiesta alla polizia di Stato, che però viene postata pochi minuti dopo.

Questa mattina è arrivata la nota ufficiale del Circolo “Armino” in cui si legge:

«Dobbiamo registrare, a valle della riuscitissima manifestazione di venerdì scorso (Querelateci tutti!), una scomposta reazione del presidente del consiglio comunale di Palmi. Gaetano Muscari, sulla sua pagina Facebook, impudicamente sostiene che il Circolo non avesse le autorizzazioni necessarie per l’organizzazione del sit in e che vi sia stato un intervento da parte della Polizia Locale. Il presidente del Consiglio, che è anche un avvocato, dovrebbe conoscere bene il limite tra la polemica politica e la diffamazione attraverso la divulgazione di notizie false.

Mettiamo a disposizione dei cittadini la documentazione che smaschera il meschino, quanto insulso, tentativo di diffamazione di chi non ha altri mezzi per contrastare la nostra trasparente battaglia politica. Noi andremo avanti senza farci intimidire sino a quando chi immeritatamente ricopre importanti ruoli pubblici non esca per sempre dalle stanze di palazzo San Nicola».

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