ROSARNO (13 agosto 2011) – Grande successo, ieri sera a Rosarno, per la compagnia “Oplas – La Terra Nuova”, che, inserita nel circuito del “Magna Graecia Teatro Festival 2011”, è andata in scena nell’area archeologica dell’antica “Medma”.
“La Forza dell’Invisibile”, questo il nome dello spettacolo presentato, ha visto come protagonisti: Luca Bruni, Mario Ferrari, Nicola Migliorati, Veronica Nieddu, Selene Pizoni, Federico Romagnoli e Francesco Sangermano. «Si tratta di una rappresentazione ispirata dal “vento” – si leggeva all’entrata del parco archeologico medmeo – e dalla sua forza indomita, dalla sua grande qualità di attraversare ogni frontiera, di sorpassare i mari e dar vita agli altri elementi della terra, così come allo sforzo infinito compiuto dall’uomo per domarlo e governarlo. Un desiderio irrefrenabile e necessario che nei secoli ha modellato l’umanità e le sue contingenze unendo spesso il sacro al profano».
Lo spettacolo si è avvalso di una coreografia potente e viscerale, che ha impegnato i danzatori in una esibizione di grande livello tecnico ed interpretativo. L’Oplas nasce nel 1993, ed è Compagnia Stabile di Danza presso l’omonimo teatro ad Umbertide (PG), inoltre sede del Centro Coreografico Regionale Umbria. Nel corso degli anni la compagnia ha creato numerosi spettacoli di danza sia per il teatro che per gli “spazi non convenzionali”, ricevendo premi dal pubblico e dalla critica internazionale. L’associazione è riconosciuta dal MiBAC -(Art. 8 e 15, DM 163) e dalla Regione Umbria (Ass.to alla Cultura) ed è stata ospite, in Italia, di importanti e storiche rassegne di danza (“Mittel Fest”, “Todi Festival”, e numerose stagioni di danza nei teatri di tradizione).
Inoltre, in virtù della continua ed intensa attività artistica e culturale svolta negli anni, il collettivo “Oplas” viene acclamato come ambasciatore dell’arte italiana nel mondo: «andando per il mondo alla scoperta di altre culture – hanno spiegato gli artisti – abbiamo fatto tesoro di esperienze che hanno arricchito sia la compagnia che la scuola ad essa accorpata, e siamo certi di regalare al pubblico, grazie alla nostra “miscela interdisciplinare”, sempre nuove emozioni».
Francesco Comandè