
PALMI – Gli studenti del liceo “Nicola Pizi” di Palmi, si difendono dalle accuse rivolte dalla loro dirigente scolastica Maria Corica, il giorno dopo l’incendio scoppiato nel sottoscala della scuola.
Ricostruiamo i fatti. E’ il 14 febbraio, sono le 12 e 30 circa e dalle aule alcuni studenti escono nei corridoi perché sentono odore di bruciato. Basta un rapido giro per scoprire le fiamme vicino un’uscita, appiccate con dei cumuli di carta accatastata nel sottoscala, nel piano interrato.
Scatta l’allarme. Ma non quello antincendio.
«I miei compagni di scuola hanno suonato la campanella scolastica per diffondere l’allarme, e non è vero, come detto dalla preside, che è scattato l’allarme antincendio. Questo perché l’istituto non è dotato di un sistema d’allerta in caso d’incendio», ci spiega Maria Spanò, rappresentante d’istituto.
Subito dopo aver suonato la campanella, alcuni studenti, insieme ad un docente e ad un bidello, hanno cercato di domare le fiamme, nell’attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco, intervenuti tempestivamente.
Il giorno dopo, le aule erano sporche di cenere , e l’odore di fumo si sentiva forte nell’aria. I ragazzi decidono di uscire in piazza ed avvisare i carabinieri, chiedendo un sopralluogo nell’istituto per capire in che condizioni si trovasse.
«Abbiamo chiamato noi i carabinieri ed atteso un responso dopo il sopralluogo, – spiega ancora Maria – e solo intorno alle 9.30 la preside è arrivata, chiedendo ai miei compagni di rientrare nelle aule perché dal sopralluogo era emerso che la situazione era tranquilla. Ma alcune aule erano ancora sporche, nonostante la preside ci avesse assicurato che fossero state pulite».
Ma quello che i ragazzi del liceo proprio non hanno mandato giù, è stato sentirsi chiamare «piccoli delinquenti» dalla loro preside.
«Noi siamo i primi a condannare chi ha compiuto un gesto simile, e lo ribadiamo con fermezza: è stato un gesto inqualificabile. – è lo sfogo di Maria – Ma non abbiamo gradito la definizione di piccoli delinquenti perché tra noi ci sono tantissime persone oneste, che sono la maggioranza. I miei compagni hanno dato l’allarme ed hanno subito collaborato, tentando di domare le fiamme. Non si può generalizzare».
Viviana Minasi



