Negli ultimi giorni, un progetto scientifico-culturale ha visto protagonisti gli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado di Palmi. Promosso dal Dipartimento “Lavoro e Crisi Aziendale” di FDI guidato da Emiliano Pezzani, e supportato dai dirigenti scolastici Anna Teresa Currà e Francesco Rotolo, insieme all’educatrice Antonietta Silipigni, il progetto ha coinvolto attivamente studenti e studentesse dell’IC “De Zerbi – Milone” e dell’IC “San Francesco” in due giornate di approfondimento sui temi della natura e dell’etologia.
L’iniziativa, che ha visto la collaborazione di diverse associazioni venatorie locali – Anuu Migratoristi Calabria, ANUU Reggio Calabria, EPS Calabria Ente Produttori Selvaggina, Arci Caccia Calabria, Arcicaccia Reggio Calabria e Enal Caccia Calabria P.T. – si è proposta di avvicinare i più giovani al mondo affascinante della natura e dell’etologia, rivolgendo particolare attenzione alle peculiarità di alcune specie selvatiche presenti sul territorio. Il secondo appuntamento del progetto è stato inoltre arricchito dalla presenza di due Guardie venatorie convocate da Enalcaccia RC.
Tra le specie trattate nel corso del progetto, spiccano la Coturnice Siciliana, il Cinghiale e la Beccaccia, ognuna portatrice di un fascino unico e di un ruolo significativo negli ecosistemi della regione.
Il progetto, reso possibile anche grazie al sostegno di Confagricoltura Calabria e degli sponsor Quattroseidue srl e Barbaro Moto Gioia Tauro, ha offerto agli studenti un’esperienza educativa e formativa stimolante, che si spera abbia contribuito a consolidare il loro legame con l’ambiente circostante e a promuovere una maggiore consapevolezza dell’importanza della conservazione della natura e della biodiversità.
«L’obiettivo principale del nostro progetto – ha commentato l’ideatore Emiliano Pezzani – è stato quello di accendere nei giovani partecipanti la curiosità verso la natura e i suoi misteri, oltre che la sete di conoscenza che li accompagnerà nel loro percorso di crescita e formazione. La speranza è che i semi piantati durante questo progetto possano germogliare in una generazione di cittadini più consapevoli e attenti alla salvaguardia del nostro immenso patrimonio naturale».