GIOIA TAURO – Il lungomare gioiese di certo non ha ancora l’aspetto che già ci si aspettava di vedere.
Nonostante i lavori siano andati avanti velocemente infatti gli operai sono fermi da più di un mese e cominciano già ad evidenziarsi i primi disagi.
La pista ciclabile ad esempio é stata da subito oggetto di critiche da parte dei cittadini, per via del fatto che si trova sul ciglio della strada, e inizialmente le macchine ci parcheggiavano addirittura sopra incuranti di qualsiasi cosa.
Ma il disagio é stato risolto quasi subito con l’intervento dei vigili urbani. Il secondo problema della pista però non é dato dall’inciviltà dei cittadini, ma dall’acqua piovana o degli irrigatori che ristagna nella pista ostruendo il passaggio di pedoni, ciclisti o passeggini che siano.
Con tutta probabilità si tratta di un problema di pendenza, che nei giorni di pioggia come quelli appena trascorsi, ha reso impraticabile la pista finché l’acqua non si é asciugata del tutto.
Anche lo scivolo sembra rappresentare un oggetto di pericolo per molte mamme. Nonostante sia assolutamente a norma, la giostra non é ancora stata collaudata ed é sicuramente recintata in malo modo. Tanto che i ragazzini per tutta l’estate sono saliti sullo scivolo gigante senza alcuna difficoltà.
Ma le rilevazioni fatte dai semplici cittadini sono già state constatate anche dall’amministrazione comunale e dalla direzione lavori.
Il ritardo nella fine dei lavori infatti, che avrebbe dovuto essere il 19 luglio, é dovuto, così come ha spiegato il vicesindaco Jacopo Rizzo “al fatto che é stata fatta solo una consegna parziale del cantiere, e si aspetta per di più l’approvazione di una variante”.
Nella variante sono incluse migliorie al progetto che riguardano anche i disagi constatati dalla cittadinanza. L’approvazione arriverà nei prossimi giorni e gli operai si rimetteranno all’opera, così come ha rassicurato anche Antonio Crea, (direzione lavori).
Questo primo intervento dei Pisu, che riguarda l’area dell’ex lido Gerace e prosegue per tutto il lungomare, fino ad arrivare sul Vialone attraverso via del Fosso Mastro, includeva la costruzione di un parco urbano, la realizzazione di una piazza e la riqualificazione del lungomare stesso, oltre alla costruzione della Casa dell’acqua.
Si tratta di lavori che devono ancora essere ultimati, sebbene manchi poco. E il costo dell’appalto di lavoro era di un milione e seicentotrentottomila euro.
Eva Saltalamacchia