GIOIA TAURO – La questione della possibile incompatibilità del sindaco Giuseppe Pedà ha animato l’avvio e la fine del consiglio comunale che si è svolto questa mattina nell’aula Scopelliti di Gioia Tauro.
A inizio seduta il consigliere di Cittadinanza democratica Renato Bellofiore ha chiesto la parola per esporre una proposta preliminare di delibera.
Dopo un acceso scambio di vedute sulla possibilità di discutere il documento in aula, il presidente Bagalà ha permesso a Bellofiore di leggere il testo ma non ha fatto mettere ai voti la proposta perché non era stata precedentemente presentata nella conferenza dei capigruppo.
Il documento dell’ex sindaco ruota intorno alla determina del 13 novembre di quest’anno con cui il comune di Gioia Tauro ha effettuato il recesso del contratto di appalto, stipulato con la Eurocome, per il nolo a caldo di un trattore e rimorchio e di due vasche per il trasporto della frazione umida organica.
Il rappresentante della Eurocome è il suocero del sindaco Pedà e l’esistenza di questo ulteriore contratto avrebbe mantenuto la condizione di incompatibilità del primo cittadino, anche dopo che il Tar il 5 novembre ha rigettato la richiesta di sospendere l’annullamento della convenzione tra la Eurocome Srl e il comune di Gioia Tauro per la raccolta e il conferimento dei rifiuti.
Bellofiore dopo aver preso atto che l’aula non avrebbe messo ai voti il suo documento ha abbandonato l’aula.
A seduta conclusa la dirigente dell’Ufficio Tecnico Angela Nicoletta, su invito del sindaco Pedà ha spiegato che è stato effettuato il recesso del contratto del nolo a caldo, perché il contratto non ha mai avuto esecuzione, considerato che già nell’aprile del 2015 (data in cui è stato stipulato) il servizio di raccolta differenziata non veniva effettuato e che anche in futuro l’accordo non potrebbe avere eecuzione perché l’impianto (dove l’umido organico viene conferito) è chiuso e anche perché il noleggio non è previsto dal nuovo progetto della raccolta differenziata.
La dirigente ha concluso affermando che la pubblica amministrazione ha la possibilità di recedere in qualunque tempo dal contratto e che il contratto specifico non ha mai avuto inizio.
Subito dopo, sempre a seduta già conclusa, ha preso la parola il sindaco Pedà per difendere l’operato della sua amministrazione: “Manderemo a giorni alla Suap il capitolato per la raccolta differenziata – ha detto – faremo assumere trenta persone e riassorbiremo i lavoratori di Piana Ambiente dimenticati da messi da tutto e da tutti. Tra le persone che torneranno a lavorare non c’è neanche un parente del sindaco”.
Il primo cittadino ha parlato poi dei fondi reperiti che saranno utilizzati per asfaltare alcune strade della città e dell’attività svolta per far ripartire e concludere i lavori del Pisu.
I LAVORI DEL CONSIGLIO
– Durante i lavori l’aula ha approvato una variazione di bilancio, il regolamento del servizio del nonno vigile, il punto relativo alla individuazione degli organi collegiali, indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali dell’amministrazione e il regolamento per l’istituzione dei quartieri.
QUARTIERI
Su quest’ultimo punto dopo la relazione di Giuseppe Cammareri, capogruppo della lista Pro quartieri, si è sviluppato un dibattito che ha fatto emergere posizioni diverse tra maggioranza e minoranza. Il capogruppo del Pd Aldo Alessio ha definito “aberrante che il sindaco abbia il potere di scegliere chi siano i rappresentanti dei quartieri”. “Stiamo perdendo – ha detto ancora – una occasione storica per favorire una rappresentanza popolare, democratica che nasca dal basso”. Alessio ha fatto mettere agli atti una bozza di regolamento elaborata dal Partito Democratico, che prevede l’elezione dei rappresentanti dei diversi comitati di quartiere.
Il consigliere Larosa ha contestato il fatto che la maggioranza non abbia rinviato, come deciso nella precedente seduta, la discussione del regolamento all’apposita commissione consiliare e ha poi aggiunto che i rappresentanti dei quartieri andranno a svilire il ruolo dei consiglieri comunali.
Il sindaco Pedà pur scegliendo di far approvare il regolamento si è impegnato a rivederlo entro un anno in modo da garantire la democraticità dell’elezione dei rappresentanti dei vari quartieri.
NO ALLA VIOLENZA DI GENERE
Tutti i consiglieri indossavano una sciarpa arancione, colore simbolo della campagna contro la violenza di genere. Il consiglio ha infatti affrontato un momento di riflessione partendo dalla giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra ogni anno il 25 novembre.
Anna Maria Stanganelli ha ricordato la figura di alcune donne vittime di violenza e ha annunciato la prossima istituzione della commissione pari opportunità e l’adesione del comune di Gioia Tauro alla campagna dell’Anci “365 giorni no alla violenza contro le donne”.