CITTANOVA – “Informati nella legalità per non fermarti – giù le mani dalle imprese” è lo slogan dell’iniziativa organizzata da Confesercenti di Reggio Calabria in collaborazione con la Camera di Commercio della città reggina che si è svolta questa mattina nei locali del Polo Solidale per la Legalità, allo scopo di divulgare la cultura solidaristica della legalità.
Hanno preso parte al dibattito, moderato dal giornalista Michele Albanese: il presidente regionale di Confesercenti – Marcianò; il vicepresidente dello stesso organismo – Musolino; il Direttore Generale della locale Banca di Credito Cooperativo – Ascone e il sindaco di Cittanova – Cosentino.
L’appuntamento si inserisce in un progetto più ampio avviato già da tempo dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria su proposta del presidente Lucio Dattola, che punta – come ha dichiarato Marcianò – a diffondere azioni di promozione e conoscenza della cultura alla legalità, la sola che possa determinare un risveglio delle coscienze e un buon livello di guardia a sostegno del mercato e della libertà di impresa.
Un progetto ambizioso a servizio delle imprese e della collettività più in generale che risponde anche all’esigenza di informare sull’utilizzo dei mezzi idonei a tutela di quanti si ritrovano vittime della criminalità organizzata nelle sue diverse forme.
Molti i temi affrontati e gli spunti di riflessione che si sono susseguiti. Non per ultimo la funzione ed il ruolo rivestito dagli istituti di credito nella lotta alle attività criminose che ancora una grossa fetta di società “malata” si propone di attuare, andando a colpire vertiginosamente il sistema economico e la circolazione del denaro.
Sul punto è intervenuta il direttore generale della Bcc di Cittanova, Nuccia Ascone, che ha spiegato per grandi linee come opera il sistema bancario, specificatamente l’istituto cittanovese, attraverso una serie di strumenti che mirano a creare un rapporto di fiducia e collaborazione con le aziende e i singoli imprenditori a condizione che risultino completamente estranei a certi circuiti mafiosi.
“La criminalità organizzata – ha spiegato Ascone – ha bisogno delle banche per veicolare la liquidità che già possiede, la nostra Banca di Credito chiude le porte al malaffare, rifiuta gli affidamenti ai prestanome delle cosche mafiose, allo scopo di mantenere un portafoglio di clientela sana e che opera secondo principi di legalità”.
Quale il ruolo delle istituzioni a sostegno degli imprenditori onesti contro l’attività criminale? Incisivo, sulla questione, il sindaco di Cittanova Francesco Cosentino: “Occorre approvare il codice etico degli amministratori pubblici – ha spiegato il primo cittadino – è necessario porre in essere una seria lotta ai conflitti di interessi, è indispensabile costruire un sistema fiscale equo per le imprese e per le famiglie”.
“Alle istituzioni – ha concluso Cosentino – si chiede di rendere credibile tutte quelle azioni significative che dimostrano la presenza incondizionata dello Stato sul territorio”.
E’ emersa la necessità e la volontà condivisa di fare sinergia. Organizzazioni a sostegno delle imprese, istituzioni, istituti di credito insieme nella stessa direzione: la legalità per arginare il sistema mafioso a tutela di un tessuto sociale sano e pulito.
La Confesercenti in questo senso si pone come soggetto attivo attraverso una serie di progetti mirati: “il fondo di solidarietà nazionale, il fondo di solidarietà per le vittime dell’estorsione, il fondo di solidarietà per le vittime dell’usura”.
L’inciso che recita: “le vittime non sono più sole” non deve rimanere uno slogan ma un’azione concreta di progresso civile .