È un momento storico per l’archeologia e i beni culturali “sommersi” tra i fondali calabresi: il 16 febbraio è stata sottoscritta la Convenzione tra il Segretariato regionale del MiC, diretto da Maria Mallemace e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia presieduto da Carlo Doglioni.
Un accordo che sarà occasione di ricerca – di concerto con le Soprintendenze ABAP – nelle aree archeologiche/culturali subacquee e che permetterà di ricostruire, attraverso rilievi geofisici di terra e di mare, le variazioni del livello marino e della linea di costa negli ultimi 3000 anni circa. Altro scopo dell’intesa, come anticipato dal post su Facebook del Segretariato regionale, sarà la “realizzazione di scenari di aumento di livello marino fino all’anno 2100 in relazione ai cambiamenti climatici” per individuare le zone archeologiche costiere a rischio allagamento marino.
La Convenzione prevede inoltre l’utilizzo di tecnologie High Tech per ricostruzioni 3D dei siti archeologici esistenti.
Verranno utilizzate, per far funzionare al meglio la Rete MiC Calabria – INGV tutte le competenze di Segretariato e soprintendenze per poi effettuare lavori di ricerca all’INGV, consulenza e formazione tecnico scientifica, partecipazione comune a progetti di livello Nazionale e Internazionale.
Questo il testo del Comunicato relativo all’avvenuta Convenzione tra il Segretariato Regionale del MiC Calabria e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia:
«Il Segretariato Ragionale del MiC per la Calabria svolge attività finalizzate alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo presente sui fondali della Calabria, in accordo con le Soprintendenze ABAP e con il supporto tecnico-operativo dei reparti di specialità dell’Arma dei Carabinieri, Nucleo Carabinieri subacquei di Messina e Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza.
L’INGV dispone delle competenze scientifiche per la realizzazione e/o il supporto di programmi di ricerca, con particolare riguardo agli studi morfo-batimetrici dei contesti archeologici subacquei.
Il Segretariato e l’INGV hanno avviato una collaborazione tecnico-scientifica per perseguire, ciascuno nel proprio ambito di competenza e nel rispetto delle proprie finalità istituzionali, attività volte alla tutela del patrimonio culturale subacqueo della Regione Calabria e al suo corretto inquadramento morfo-batimetrico e interpretazione geoarcheologica.
Scopo della Convenzione è utilizzare risorse e competenze esistenti presso il Segretariato, le Soprintendenze ABAP e presso l’INGV, per lo svolgimento di specifiche attività di ricerca anche attraverso la comune partecipazione a Progetti finanziati sia a livello Nazionale che Internazionale, di consulenza scientifico/tecnica e di formazione».