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Seminara: il racconto dei migranti

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SEMINARA – Il lungo viaggio alla volta dell’Italia è iniziato in Grecia. Sono giunti a bordo di un’imbarcazione di fortuna i migranti sbarcati a Calajanculla lo scorso 14 ottobre, chiusi nella stiva per diversi giorni, cinque, durante i quali non hanno toccato cibo e si sono dissetati con due sole bottiglie d’acqua.

Tra i 3 mila ed i 3 mila e 500 euro il prezzo per un viaggio al limite delle condizioni umane, che per ciascuno di loro rappresentava la possibilità di una vita migliore.

“Abbiamo raggiunto la Grecia a piedi o con mezzi nostri, poi lì abbiamo pagato un uomo, forse un curdo, che ci ha portati fino in Italia, ma non sappiamo bene dove siamo – racconta uno dei migranti  – Siamo arrivati in una spiaggia, ci hanno fatti scendere e siamo rimasti lì tutto un giorno. Poi la sera abbiamo iniziato a salire la montagna, perché volevamo raggiungere la terra ferma”.

Al buio e sotto la pioggia sono giunti, con mille difficoltà a Barrittieri, e forse è proprio nel tentativo di risalire la costa che potrebbe aver perso la vita il giovane il cui cadavere è stato rinvenuto ieri tra le rocce a Cala Leone.

Di lui non sapevano nulla. Non si conoscevano tra loro, quindi non hanno potuto notare se qualcuno si fosse perso nel tragitto dalla spiaggia alla terra ferma.

Parlando con loro, a Seminara, nel centro Caritas in cui alloggiano, si scopre che quattro migranti, che sono giunti in Italia venerdì scorso, sarebbero scappati ma non si sa dove, né al momento le Forze dell’Ordine che eseguono le indagini hanno ricevuto segnalazioni.  

Intanto il Pubblico Ministero di Palmi Enzo Bucarelli, che sta coordinando le indagini relative agli sbarchi di migranti, ha disposto il trasferimento in Ospedale a Reggio del cadavere rinvenuto ieri, autorizzando l’identificazione del corpo.

Per l’autopsia bisognerà quindi attendere, poiché, ha riferito Bucarelli, potrebbe verificarsi che si riesca a risalire all’identità del giovane attraverso la rilevazione delle impronte digitali, qualora sia già stato in Italia.

In mattinata si era parlato di un possibile nuovo sbarco ma gli elicotteri delle Forze dell’Ordine che sorvolano la Costa Viola, non hanno segnalato imbarcazioni sospette.

Viviana Minasi

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