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Pedemontana, Tripodi: “Giù le mani dallo svincolo”

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Riceviamo e pubblichiamo

Il sindaco di Polistena

Se qualcuno pensa di poter boicottare la comunità di Polistena, inserendosi a gamba tesa nella discussione sulla Pedemontana, ha sbagliato in partenza.

La realizzazione dello svincolo della Pedemontana che collega l’abitato a monte di Polistena oltre che il centro di Cinquefrondi, non può essere oggetto di una discussione già superata e risolta diversi anni fa.

Primo, perché la scelta di realizzare lo svincolo in quel preciso punto, non è cancellabile in fase esecutiva trattandosi di un’idea progettuale strategica che sta alla base del progetto definitivo appaltato dalla Provincia di Reggio Calabria che prevede appunto lo svincolo di C/da Grecà.

Secondo, perché lo svincolo in questione è sostitutivo e migliorativo, in quanto più baricentrico, dell’originaria previsione di due altri svincoli, individuati in luoghi meno accessibili di C/da Grecà, e dove gli espropri sarebbero stati maggiori rispetto a quelli attuali.

Stando così le cose, apprendiamo con stupore da alcune note stampa, posizioni incomprensibili, spiegabili solo dalla strisciante e perpetua ostilità contro la comunità di Polistena, che finirebbero solo per ostacolare la realizzazione complessiva di un’importante opera strategica per il territorio, come la Pedemontana, che garantirebbe una viabilità migliore, in una provincia dove “strade” degne di essere chiamate così, non esistono più.

Per molti, troppi anni, questo cantiere è stato bloccato da contenziosi, espropri finiti male, e altre travagliate vicende legate alla cattiva gestione dell’appalto negli anni 90’ da parte della Comunità Montana di Cinquefrondi. Senza curarsi degli insegnamenti del passato e neanche delle gravi conseguenze che un nuovo blocco o il rallentamento di un grande cantiere edile su cui si investiranno circa 20 milioni di Euro comporterebbe per il già fragile tessuto sociale ed economico territoriale, qualcuno cerca di giocare sulla pelle delle persone, ben sapendo che alcune opere previste come lo svincolo di C/da Grecà, non possono più essere cancellate con un colpo di matita.

I comuni formalmente interessati dalla Provincia, tra cui Polistena, hanno già prima dell’appalto espresso la loro valutazione sull’idea progettuale in Conferenza dei Servizi, dando il via libera al progetto elaborato dai tecnici provinciali, con gli svincoli, i raccordi e le opere complementari, compreso lo svincolo di C/da Grecà.

Il Consiglio Comunale di Polistena, interpellato a suo tempo, si è pronunciato favorevolmente in tal senso con deliberazione n. 3 del 5.3.2011. Rimettere in discussione oggi le linee generali del progetto della Pedemontana ormai consolidate,  è solo propaganda di basso profilo e campagna provocatoria tesa a dividere i territori e non ad unirli.

Altro è invece discutere di miglioramenti tecnici e soprattutto del completamento successivo del’opera, già funzionale con questo lotto di lavori, utilizzando le economie dell’appalto che sfiorano i 4 milioni di Euro, che riteniamo debbano essere impiegati per il miglioramento della rete stradale secondaria di raccordo con tutti gli svincoli, che ovunque presenta carenze, e per la realizzazione della galleria di raccordo con la SGC Jonio-Tirreno. Questi, gli impegni che la Provincia oggi Città Metropolitana, aveva assunto al tempo e dovrà mantenere, subito a partire dalle c.d. opere compensative a carico dell’impresa appaltatrice, per garantire la piena e completa funzionalità della Pedemontana.

Auspichiamo infine il celere avvio del cantiere che rappresenterebbe, in un momento nero per l’economia locale, occasione di occupazione per decine di operai in attesa di un posto di lavoro. Realizzare nuove strade come la Pedemontana non danneggia nessuno, ma può solo migliorare l’accessibilità ai nostri territori e, soprattutto, aprire nuove opportunità di crescita e di sviluppo sociale ed economico per le comunità coinvolte.

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