PALMI (10 agosto 2011) – Non era difficile ipotizzare, ieri, che quanto riportato nella nota stampa diffusa a nome del gruppo consiliare Pdl, fosse condiviso solo da parte dei membri di quel gruppo.
Il comunicato spiegava perché due consiglieri pidiellini, Scalfari e Grassi, non avessero firmato il documento di dimissioni, ed in calce portava la firma dell’intero gruppo consiliare; ma i due consiglieri che invece le dimissioni le hanno sottoscritte, Tedesco e Bagalà Pietro, il pensiero espresso in quella nota, non lo condividono affatto, motivo per il quale oggi, i due hanno presentato un documento che specifica la loro posizione.
“I consiglieri del Pdl Bagalà e Tedesco rettificano la nota stampa diffusa a firma “Gruppo Pdl” in quanto il contenuto della stessa è frutto di posizioni personali dei consiglieri Grassi e Scalfari, i quali hanno, con essa, inteso spiegare i motivi e le ragioni della loro mancata firma sul documento di dimissioni congiunte dei consiglieri comunali, che i sottoscritti consiglieri confermano ancora oggi”.
Del resto era intuibile, se Tedesco e Bagalà hanno firmato le dimissioni, non c’è in loro alcuna intenzione di ritornare in maggioranza, o appoggiare anche esternamente il sindaco, mentre al contrario, Scalfari e Grassi potrebbero averci ripensato.
Il Pdl infatti, spiegano ancora Tedesco e Bagalà, ha mantenuto la stessa linea sin da quando Gaudio ha liquidato il suo vice Ernesto Reggio, e da allora i berluscones hanno deciso di chiudere ogni possibilità al primo cittadino. In particolare, Tedesco e Bagalà sono stati i più categorici: con Gaudio né incontri ufficiali né ufficiosi.
Chi invece sembra averci ripensato è proprio Scalfari, assieme al collega di partito Grassi: non firmando le dimissioni, ed affermando di averlo fatto “a tutela di Palmi”, i due hanno indirettamente teso la mano al sindaco.
Qualcuno pensa: “c’era da aspettarselo”, e del resto non si sbaglia. Grassi, poco meno di un mese fa, aveva smentito la voce circolata su di lui e su Crocitta, che parlava di un possibile sostegno al sindaco, voce che oggi, alla luce degli ultimi avvenimenti, potremmo dire non fosse falsa.
A conti fatti, se Gaudio volesse pensare di ritirare le dimissioni per la terza volta, otterrebbe l’appoggio, oltre che dai quattro consiglieri di maggioranza Bagalà Pasquale, Bartuccio, Mercuri e Zaccuri, anche da Runci, Surace e Punturiero che non hanno votato la mozione né firmato le dimissioni, Crocitta e Grassi, nonché il placet di Scalfari.
Viviana Minasi