PALMI – Si sono svolti nel pomeriggio di ieri, alla Casa della Cultura “Leonida Repaci” di Palmi, i festeggiamenti in onore dell’ottantesimo compleanno dell’avvocato penalista Armando Veneto.
Per l’occasione è stato presentato il volume, editore Rubbettino, “Studio in onore di Armando Veneto”, una raccolta di scritti realizzati da ex allievi dell’avvocato, divenuti poi avvocati, giuristi, magistrati e professori universitari, come omaggio al loro maestro.
Ad aprire la raccolta che approfondisce tematiche giuridiche, di dottrina e prettamente penaliste, una memorabile arringa dello stesso Veneto, pronunciata in difesa di un collega.
Una sala gremita ha seguito con particolare interesse i racconti, moderati da Arcangelo Badolati, di amici, colleghi ed ex allievi che dal palco hanno voluto raccontare un pezzo di vita vissuta con l’avvocato e ringraziarlo cosi per quanto ricevuto.
Dalle parole di gratitudine di Nunzio Raimondi, ex allievo di Veneto oggi avvocato e professore all’Università di Catanzaro, dai ricordi universitari del professore Michele Salazar, fino ad arrivare alle parole di riconoscenza, rotte a tratti dalla commozione, di suoi ex allievi.
Oltre alla gratitudine per gli insegnamenti ricevuti, sul palco si sono ripercorsi pezzi di storia giudiziale attraverso i ricordi dei processi seguiti, come il maxi processo di Palermo o il processo Tortora fino ad arrivare al primo convegno sul nuovo codice penale, tenuto a Venezia alla presenza di due relatori, Armando Veneto e Giovanni Falcone.
“Sono infinitamente grato – ha detto Veneto, con a fianco i tantissimi ex allievi che ha voluto con lui sul palco– per l’affetto di una comunità che va fiera dei valori . Questo – ha proseguito – è il senso del nostro futuro e della nostra storia, trovare e coltivare i germi di una vita vissuta bene. Con la vostra presenza stasera avete fotografato momenti di vita; questo mi riempie di gioia – continua- perché significa che c’è un esercito di persone che vive non in funzione di carriere, ma nel segno di un’amicizia autentica. Questo è il senso della nostra vita- ha concluso l’avvocato- perché qui stasera stiamo celebrando non la mia, ma la nostra vita, tutti insieme”.
Le musiche di Chopin e Liszt, in un concerto del maestro Giuseppe Albanese, sono state l’omaggio dell’avvocato ai tanti amici presenti per i suoi festeggiamenti, conclusi con un momento conviviale di auguri e taglio della torta.