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Palmi, anche Francesco Braganò rinuncia ad entrare in Consiglio

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Non è stato per “irresponsabile superficialità” ma per una serie di motivazioni ben precise, che Francesco Braganò, subentrato in Consiglio comunale a Felice Repaci nella lista “Palmi Domani”, ha deciso di rinunciare a ricoprire la carica di consigliere. Una decisione maturata nel corso delle ultime settimane ma scaturita da una lunga ed attenta riflessione di natura politica, “oltre che sollecitata a gran voce da tutti coloro che alle amministrative del 2012, liberamente, avevano scelto di essere rappresentati dal sottoscritto”.

La rinuncia di Francesco Braganò segue quelle di Felice Repaci (lista Palmi Domani), Pasquale Aquino ed Enzo Infantino (Sinistra per Palmi), a seguito delle dimissioni in blocco dei consiglieri di opposizione, ad inizio di settembre. La palla passa ora in mano a Giuseppe Teme, che segue Braganò con 63 voti.

“Da qualche tempo mi pregio di condividere orgogliosamente le idee, i programmi e le denunce dell’unica associazione che svolge con costanza e determinazione una opposizione attiva e credibile a Palmi: il Circolo Armino – si legge in una nota stampa a firma di Francesco Braganò – Anche perché, dalla sconfitta elettorale ad oggi, non ho avuto il piacere di partecipare ad alcuna iniziativa, perché non invitato, organizzata dalla coalizione di centrosinistra a supporto dell’azione di opposizione dei consiglieri eletti”.

Spiega poi Braganò i motivi che lo hanno portato a respingere la carica di consigliere: “perché questa amministrazione comunale, con alcuni suoi componenti, è stata coinvolta in vicende di natura giudiziaria molto gravi che hanno riguardato l’ex vicesindaco Giuseppe Mattiani, l’ex assessore all’ambiente Giuseppe Isola e l’ex consigliere comunale Gabriele Parisi”. Tutti e tre coinvolti, direttamente o indirettamente, in vicende giudiziarie che in due casi hanno portato all’arresto ma, come è lo stesso Braganò a precisare, si tratta di persone comunque innocenti fino al terzo grado di giudizio.

“Alla luce di quanto appena detto – che in casi analoghi ha prodotto lo scioglimento dei relativi Consigli Comunali – ed alla luce del degrado civile, morale e politico in cui versa la nostra città, non intendo in alcun modo legare il mio nome all’attuale amministrazione comunale – prosegue Francesco Braganò – Perché questa amministrazione non è stata in grado, in questi anni, di elaborare una programmazione credibile per il rilancio economico e sociale della città; Palmi è ormai alla deriva – si assiste impotenti a situazioni al limite del grottesco e della legalità che sistematicamente l’attuale amministrazione gestisce col più classico e collaudato “scarica barile” – vedi Piazza I° Maggio (“parcheggio si/parcheggio no” e relativo posizionamento palle) – Villa Comunale (costruzione basamento per statua emigrante) – Sant’Elia (lavori belvedere fermi ecc.) – Ospedale – Gestione Impianti Sportivi/Teatro – Festa della Varia – rapporto con le associazioni – targhe, targhette e cambio toponomastica – gestione rifiuti – PSC – lungomare – rilancio economico e sociale (opportunità di lavoro, sviluppo turistico città/estate palmese) – randagismo e diritti/doveri proprietari animali domestici – verde pubblico/decoro urbano e sicurezza stradale, debiti vari”.

Quindi un invito rivolto agli amministratori a “rassegnare le dimissioni, compiendo un atto di umiltà a dimostrazione di avere a cuore le sorti della città. Ai cari concittadini palmesi rivolgo un accorato appello per le future competizioni elettorali: votate liberamente, ribellatevi alla schiavitù dei “favori” che vi obbligano a non scegliere con coscienza e serenità chi votare; denunciate chi fa passare per “favori” quelli che altro non sono che vostri diritti”.

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