Nei giorni scorsi il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Palmi, Federica Giovinazzo, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale aperto nei confronti del vicesindaco Giuseppe Politanò e della dottoressa Daniela Lampasi al tempo segretario generale del Comune di Polistena.
La vicenda muove dalla reiterata iniziativa promossa dalla fondazione GT presieduta dal signor Michelangelo Tripodi che aveva denunciato il Comune per, a suo dire, la mancata concessione della Piazza in occasione di una manifestazione pubblica.
Il giudice ha stabilito che nessun abuso è stato commesso dagli indagati difesi dagli avvocati Paola Cosentino e Sonia Lampasi così respingendo l’opposizione all’archiviazione promossa dall’avvocato Aurelio Chizzoniti che chiedeva persino di estendere le indagini al Sindaco di Polistena Michele Tripodi, definito testualmente “individuo più di altri interessato a danneggiare la fondazione denunciante”.
Il gruppo Rialzati Polistena, che non ha mai avuto dubbi circa l’operato trasparente e onesto del sindaco, del vicesindaco, di amministratori e funzionari comunali, si ritiene soddisfatto della pronuncia del Tribunale che rende giustizia rispetto ad una vicenda totalmente strumentale per la quale è stata però imbastita una campagna denigratoria avallata e cavalcata dagli oppositori dell’Amministrazione comunale che parlavano pubblicamente di oscurantismo.
In una conferenza stampa pubblica, senza neanche attendere la risposta del Comune in ordine alla richiesta, era stato infatti strombazzato che l’Amministrazione comunale di Polistena avesse negato lo spazio richiesto. È stato giudizialmente dimostrato il contrario ed anche che negli anni precedenti, con lo stesso sindaco insediato, il Comune avesse già concesso la piazza per altre manifestazioni promosse dalla stessa fondazione. Non vi era alcuna ragione per negare lo spazio che infatti non è mai stato negato da alcuno.
Volendo entrare nel merito del procedimento archiviato è curioso poi osservare che la fondazione persegua a fasi alterne scopi politici e/o culturali, poiché nella denuncia a firma del presidente si lamenta che la fondazione avrebbe dovuto essere invitata al pari delle altre associazioni politiche/ partitiche all’incontro con le stesse che ogni anno organizzano a Polistena le tradizionali feste di partito. Una serie di autogol gratuiti per i quali tutti i nostri oppositori politici, legati tra loro a doppio filo, al tempo accodatisi al “corazzo” puntando troppo superficialmente l’indice contro l’Amministrazione comunale, dovrebbero chiedere scusa alla città più volte offesa da polemiche assolutamente destituite da qualunque fondamento che puntano solo a fomentare odio, personalismi, nonché a destabilizzare il Comune.
Il gruppo consiliare ribadisce il suo sostegno all’Amministrazione comunale invitando a proseguire nel solco di una storia e tradizione politica fatta di onestà, impegno e trasparenza al servizio degli ultimi della società che a Polistena ha radici e insegnamenti forti e incancellabili che nessuno potrà revisionare a propria convenienza.