Ieri in Consiglio regionale è stata approvata la proposta di legge sulle norme per la rigenerazione urbana e territoriale, la riqualificazione, il riuso e la densificazione, (ex Piano Casa).
Una normativa importante e moderna imperniata attorno ai concetti di rigenerazione urbana e territoriale, di riqualificazione, riuso e sostenibilità, riduzione del consumo di suolo e che consentirà interventi di ristrutturazione e di sostituzione edilizia con ampliamento, il recupero dei sottotetti, seminterrati e interrati.
Non vanno trascurate, inoltre, le importanti ricadute di ordine economico e sociale che ne scaturiranno.
Infatti, il settore dell’edilizia può essere considerato come l’ossatura dell’intero nostro sistema economico e sociale, ma sta subendo pesanti ripercussioni a causa del contesto economico e sociale fortemente mutato.
Le nuove disposizioni contribuiranno certamente a creare opportunità di lavoro per i nostri giovani e opportunità di rilancio per le imprese operanti nel comparto.
Dunque, riuso, rigenerazione e riqualificazione, ma anche occasione di ripresa economica per un settore funestato dalla crisi e dall’aumento dei costi dei materiali.
Come detto in precedenza, una legge per certi versi entusiasmante.
In Calabria, infatti, parlare di rigenerazione urbana e di programmi di recupero e riqualificazione del patrimonio immobiliare e degli spazi, di qualità della vita, di recupero di aree periferiche e aree urbane degradate, di città sostenibili e più a misura d’uomo, assume oggi un significato di profonda volontà di tutela del territorio e proietta la nostra Regione verso un futuro fatto di rispetto dell’ambiente e di riduzione del consumo di suolo, oltre a consentire di disciplinare ciò che oggi è edificabile.
Rigenerare, inoltre, significa consentire alla comunità di riappropriarsi e di rivivere nuovamente gli spazi urbani, ma sotto una nuova veste e con evidenti miglioramenti nella qualità della vita e nella sfera sociale, economica e ambientale, attraverso criteri di sostenibilità ambientale e mediante l’impiego di materiali eco-compatibili.
In altre parole, città più vivibili, ridisegnate nel rispetto dell’ambiente, che garantiscano ai cittadini accessibilità ai servizi primari e che consentano anche di affrontare la sfida dei cambiamenti climatici.
Ecco che allora è necessario agganciare gli ambiti di intervento del PNNR proprio sul punto della rigenerazione, di modo da fornire risposte adeguate e pertinenti ad una situazione che richiede prontezza e tempestività.
E questa legge ritengo fornisca risposte adeguate.
Le norme generali individuano proprio gli obiettivi che concorrono per il perseguimento delle predette finalità.
Particolarmente significativo, il Titolo II che, in ossequio, a quanto sin qui detto, declina nei primi tre Capi, rispettivamente, le misure della rigenerazione urbana e territoriale, le misure per la riqualificazione, il riuso e la densificazione e le misure per il recupero dei sottotetti, seminterrati e interrati e le norme per la decostruzione.
E ancora, al fine di redigere la programmazione di cui si è detto, i comuni saranno tenuti a predisporre un documento programmatico, tenendo conto delle proposte di intervento avanzate da altri soggetti pubblici e da soggetti privati, anche tramite azioni partecipative di consultazione preventiva delle comunità interessate dalla realizzazione degli interventi.
Inoltre, per promuovere gli interventi di rigenerazione urbana, si è previsto che i Comuni possono deliberare incentivi fiscali ed in particolare dei seguenti benefici: esenzione di IMU e TARI; forme di riduzione delle somme dovute per l’occupazione di suolo pubblico; pagamento in misura fissa delle imposte di registro, ipotecaria e catastale dovute per il trasferimento di immobili; applicabilità di taluni benefici fiscali per ristrutturazioni edilizie ed efficientamento energetico; detrazioni ai fini IRPEF di parte dell’IVA versata in occasione di compravendite di immobili.
I comuni possono, viceversa, deliberare l’innalzamento delle aliquote IMU e delle addizionali IRPEF, a determinate condizioni, sugli immobili inutilizzati o incompiuti.
Insomma, per concludere, un intervento moderno, attuale, necessario, atteso e centrale per la nostra Regione.
Il Consigliere Regionale di Forza Italia
Giuseppe Mattiani