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Il Rotary Club di Polistena promuove il convegno “Ambiente e cute”

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Si è svolto a Polistena, nel Salone delle feste, un importante convegno su “Ambiente e cute” fortemente voluto dal presidente del Club Rotary di Polistena, Salvatore Auddino, che non si è sottratto al compito di attivarsi su una problematica così rilevante, che da alcuni decenni per l’impatto dell’uomo sul proprio ambiente, ha assunto dimensioni che impongono in termini nuovi e più urgenti il problema delle conseguenze che possono derivare.

L’evento è stato moderato dal segretario del Club Francesco
Ingegnere, 
che prima di presentare e dare la parola al relatore Vincenzo Schirripa, già primario del reparto di Dermatologia dell’ospedale di Locri, nonché socio rotaryano da numerosi anni, ha salutato le autorità rotaryane presenti: l’assistente del Governatore Gaetano Vaccari, il presidente del Club di Locri Pasquale Tavernese, il presidente del Club di Nicotera Medma Carlo Capria, il past-presidente del Club di Gioia Tauro Totò Castellano, e tutti i rispettivi soci Rotary dei club presenti nonché i rappresentanti del Lions Club di Gioia Tauro Giulio Varone e Marcello Cordiano e i presidenti di altre associazioni.

Il relatore prima di addentrarsi sulle patologie cutanee correlate direttamente o indirettamente all’inquinamento ambientale si è soffermato sul cambiamento climatico che è una emergenza di cui, per altro, si è discusso recentemente a Dubai al vertice delle Nazioni Unite COP 28 che ha riconosciuto la necessità di riduzione profonda del gas serra per invertire la rotta limitando il riscaldamento globale e salvare il pianeta. Oggi il clima e l’ambiente cambiano troppo rapidamente e per causa nostra. Abbiamo prodotto la crisi ambientale con lo sperpero di risorse non rinnovabili, con la depredazione della natura e del territorio, con l’inquinamento, la deforestazione, l’urbanizzazione selvaggia, gli allevamenti intensivi. Il cambiamento climatico è un dato incontrovertibile, confermato da numerosi rapporti dell’Intergovermental Panel on Climate, si manifesta con il riscaldamento dell’atmosfera e degli oceani, con la diminuzione della massa dei ghiacciai in Groendandia, in Antartide, nell’Artico e sui massicci montuosi del pianeta con l’innalzamento dei livelli del mare, con l’aumento degli eventi estremi.

È stato definito una delle principali minacce alla salute del XXI secolo, con migranti ambientali stimati per l’anno 2050. L’origine del cambiamento climatico è dovuto all’accumulo del gas serra che assorbono e trattengono calore prodotto dalla superficie terrestre impedendone la dispersione. Questo si ripercuote sul nostro organismo causando varie patologie, particolarmente è colpita la cute, in quanto è l’organo più vasto del corpo umano che è direttamente a contatto con l’ambiente che ci circonda. Sono state illustrate con chiare iconografie le numerose patologie dermatologiche di natura infettiva, batteriche, micotica, virale, protozoaria e tumorale che sono influenzate in maniera diretta o indiretta dall’inquinamento ambientale. Particolarmente interessante l’iconografia dei tumori cutanei con i relativi interventi di dermatologia.

Molte e appropriate sono state le domande poste al relatore dai soci rotaryani presenti, tra cui il decano del club Antonino Lombardo, il vice presidente Giuseppe Gatto, che sono intervenuti al dibattito conclusivo nonché da altri cittadini partecipanti.

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